Ognuno di noi, prima di fare entrare qualcuno in casa propria, onde evitare spiacevoli sorprese ci accertiamo di chi si tratti; l’ingresso senza il nostro consenso, la cosiddetta violazione di domicilio, costituisce ovunque un reato punito dalla legge. Così come le famiglie, anche le nazioni si tutelano cercando di conoscere preventivamente quanti chiedono di entrare, attraverso due strumenti: il passaporto e il visto. Più le regole per i visti risultano rigide e macchinose, meno stranieri entrano, e quindi anche meno turisti, con tutti i benefici economici ammessi che si perdono. Una delle prime tangibili conquiste dell’Unione Europea è stata proprio l’abbattimento delle frontiere tra i diversi stati, con i cittadini che potevano andare all’estero senza più l’uso di passaporti e visti, ma con la semplice carta d’identità abilitata all’espatrio.
Esiste quindi una netta correlazione tra rigidità dei visti ed andamento dei flussi turistici: più i visti sono scrupolosi e meglio si tutela la sicurezza del paese, ma il tutto a scapito del numero di visitatori e dell’indotto economico provocato. Ad affrontare questo persistente stato di cose si è trovato di recente anche l’Egitto, una delle prime mete storicamente attive in tal senso e, grazie suo immenso patrimonio archeologico ed alle sue stupende coste balneari, una nazione che ha nel turismo la sua principale fonte di reddito, stretta tra i problemi di sicurezza caratteristici della sponda africana del Mediterraneo e del Medio Oriente, e la necessità di favorire al massimo il flusso di visitatori.
Il risultato è che, a fianco del visto tradizionale di accesso piuttosto complesso necessario per soggiorni di lavoro o di business o di durata prolungata, il paese delle piramidi ha di recente introdotto un visto turistico on line ottenibile facilmente anche all’ultimo momento, per gli abitanti di 46 paesi genericamente “affidabili” (in pratica tutte le nazioni dell’Unione Europea e del continente europeo più Australia, Corea, Giappone, Russia e Usa). La procedura risulta semplicissima: basta contattare il sito www.egyptvisa.com, sempre attivo, scaricare e compilare l’apposito modulo, quindi effettuare il pagamento con carta di credito o di debito e si riceverà il visto elettronico al proprio domicilio in PDF, da scaricare ed allegare al passaporto. Il tutto in 7 giorni, per cui si può anche decidere di partire all’ultimo momento. Il visto turistico on line costa 26 dollari (contro i 60 dei visti normali, validi però per tre mesi e con entrate multiple), ha una validità di tre mesi per un soggiorno massimo di 30 giorni dalla data di ingresso, con un’unica entrata.
La novità dell’ e-visa egiziano costituisce un’alternativa al visto ancora ottenibile nell’aeroporto di arrivo, il cui costo ammonta a 25 dollari e viene rilasciato prima di procedere al controllo passaporti, ma risparmiandosi lunghe file ed inutili perdite di tempo. Qualunque sia il tipo di visto, occorre ricordare che per entrare in Egitto serve un passaporto con una scadenza non inferiore agli otto mesi. Questa decisione dovrebbe far aumentare di parecchio i flussi turistici verso la terra del Nilo, flussi già di per se in forte crescita nell’ultimo anno per tutte le mete tradizionali (Cairo e valle del Nilo, Mar Rosso e costa mediterranea).
Info: www.egyptvisa.com – support@egyptian-visa.com – tel. 442031. 293 603 –
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