Michelle Hunziker, brand ambassador di Svizzera Turismo, fa tappa questa volta in Canton Ticino, sua terra natia. Con la consueta ironia ci guida alla scoperta di un territorio che ha molto da condividere con la vicina Lombardia – la lingua, la gastronomia, la cultura – ma che presenta i tratti inconfondibili della Confederazione: cittadine e borghi a misura d’uomo ma con musei ed eventi di richiamo internazionale, vette accessibili con gli impianti di risalita, corsi d’acqua balneabili, una rete ben tracciata di sentieri escursionistici e di piste ciclabili di ogni livello e tipologia e il pass turistico, il Ticino Ticket, per viaggiare gratis sui mezzi pubblici e beneficiare di tanti altri vantaggi.
Stupisce poi che una destinazione così piccola vanti ben tre Patrimoni Unesco nel raggio di 60 km: il Monte San Giorgio a cavallo tra Svizzera e Italia che, con i suoi reperti fossili, svela ai paleontologi ed appassionati le ere preistoriche; la Fortezza di Bellinzona, eretta in epoca viscontea, e infine le processioni storiche della Settimana Santa di Mendrisio, iscritte nel 2019 nella lista dei patrimoni culturali immateriali.
Bellinzona e le sue valli – Bellinzona vanta una posizione strategica in una valle incassata che costeggia i passi alpini del San Gottardo, del San Bernardo e del Lucomagno. La città costituisce allo stesso tempo un passaggio verso l’Italia venendo da nord e l’accesso alle Alpi da sud. I suoi angoli caratteristici e le sue piazze, le sue vie, il teatro neoclassico e le antiche dimore perfettamente restaurate testimoniano ai visitatori la storia di questa città di cultura lombarda. A Bellinzona si ergono maestosi i tre castelli che compongono la cosiddetta Fortezza, una testimonianza impressionante di architettura militare e del suo legame con la Milano dei Visconti e degli Sforza. Il Castel Grande, il più antico e più solido dei castelli, offre una deliziosa veduta sul centro storico e i suoi dintorni.
“Quante storie potrebbero raccontare queste pietre” osserva Michelle camminando lungo le mura merlate. Al suo interno si trova un museo storico archeologico che documenta la storia di Bellinzona dal neolitico al XX secolo e il Grotto San Michele che serve specialità locali, come gli gnocchi con la Farina Bona (presidio slow food), e propone addirittura le ricette di maestro Martino, autore del ricettario rinascimentale Libro de Arte Coquinaria. Passeggiando per il mercato, che si tiene ogni sabato in Piazza Nosetto, Michelle ha assaggiato alcune specialità ticinesi come salumi, formaggini e i Bissoli al cioccolato, “marchiati” con il Biscione.
È una costante delle città svizzere e anche Bellinzona non fa eccezione. Dal capoluogo ticinese si raggiungono facilmente corsi d’acqua e vette dove trascorrere qualche ora open air, praticando sport o, semplicemente, rigenerandosi a contatto con le bellezze naturalistiche. A 10 minuti da Bellinzona, ben collegata in bus, c’è la cabinovia che conduce sul Monte Carasso dove i più temerari possono affrontare i 270 metri del ponte tibetano “Carasc”. Riviera, a soli 20 km, è la mecca del canyoning con cinque gole spettacolari ma si può praticare anche il rafting e la canoa lungo il fiume Ticino, accompagnati sempre da guide esperte. Ci sono poi numerosi sentieri tematici come la Via dell’Acqua a Giubiasco o la strada dei formaggi del Lucomagno.
Ascona e Isole di Brissago: dove danzavano i “balabiott” – La seconda tappa di Michelle in Ticino tocca la sponda svizzera del Lago Maggiore, più precisamente Ascona, antico borgo di pescatori diventato meta di turismo wellness, grazie agli hotel con spa, per famiglie grazie ai servizi e alle attività su misura dei più piccoli e per golfisti che hanno a disposizione un 18 buche. Qui ogni cosa sembra ordinata secondo un protocollo di forme e colori: il lungolago con le case color pastello, le palme e quel clima mediterraneo che tanto si presta a far da scenario ad eventi open air o aperitivi al tramonto. Il centro storico ruota attorno alla Chiesa di San Pietro e Paolo, il cui campanile è il simbolo della località. Le ramificate stradine convergono sul lungolago, vietato alla circolazione delle auto, e punteggiato dai caffè all’aperto. Alle spalle di Ascona incombe il Monte Verità dove all’inizio del XX secolo si stabilirono alcuni originali pensatori – fra cui lo scrittore Herman Hesse e l’anarchico Michael Bakunin – che ricercavano uno stile di vita fuori dalle convenzioni borghesi. Erano vegetariani, nudisti e teosofi, visti con un misto di ammirazione e sospetto per le loro idee così rivoluzionare all’epoca.
A poche centinaia di metri dalla riva si trovano le due Isole di Brissago, una vera perla naturalistica, raggiungibili coi battelli di linea o coi motoscafi privati degli hotel. L’Isola Grande ospita il Parco Botanico “che racchiude tutto il mondo” spiega Michelle Hunziker che, dopo un cocktail all’Hotel Eden Roc, si è avventurata in questo piccolo eden. Qui, infatti, si trovano piante e fiori rappresentativi di tutti i cinque continenti che crescono grazie al particolare microclima: fiori di loto, sequoie giganti, cipressi calvi, caschi di banane, alberi di eucalipto e tantissimi esemplari esotici che non ti aspetteresti di trovare sul Lago Maggiore… Difficile rimanere impassibili di fronte a tale varietà di colori e profumi! L’Isola si esplora a piedi, individualmente o con visite guidate, percorrendo dei comodi viali. Per una sosta c’è la sontuosa Villa Emden, fatta costruire da Max Emden negli anni ‘30 con nobili materiali, come i marmi di Carrara della Sala degli specchi o il pavimento fiorentino intarsiato della Sala rossa che ospita un bar e un ristorante.
Testo/ Claudio Zeni – Foto fornite da Switzerland Tourism