Paolo Ponga è un giornalista del Monferrato alessandrino che si occupa prevalentemente di viaggi, storia, subacquea e ambiente. Suoi articoli sono apparsi in cartaceo e online su oltre trenta riviste a tiratura nazionale; da qualche anno è collaboratore di Terre Incognite Magazine. Dopo il successo del suo primo romanzo intitolato Il Cilindro di Giada edito da Pathos Edizioni, una storia di viaggi, di mistero, di amore e di morte, ha pubblicato La Mano del Santo, con Yume Edizioni di Torino.
Che cosa lega i tuoi romanzi ai viaggi?
Viaggiare è la passione della mia vita: per fare una battuta, io sono travel addicted. In senso letterale significa “dipendente dai viaggi” ed è proprio così. Per me viaggiare è come l’aria che respiro, essenziale e connessa alla mia sopravvivenza. Ricordo la prima volta che ho letto la celebre frase che scrisse Omar Khayyam quasi mille anni fa: la vita è un viaggio, quindi chi viaggia vive due volte. La sentii mia in ogni cellula, volendo vivere la mia vita il più possibile, e più intensamente che potevo.
Si tratta quindi di romanzi di viaggio?
No, o almeno non in senso stretto. Sai cosa scrisse invece Ian Fleming, l’indimenticato autore di 007. Un celebre haiku, una breve poesia giapponese. A memoria recita così: Si vive solo due volte. La prima quando si nasce. La seconda quando si guarda la morte in faccia. A me è successo, e nei miei romanzi l’amore e la morte si intrecciano in una trama d’azione e d’avventura, alla ricerca della soluzione di un mistero.
I viaggi hanno però un peso importante in essi.
Certamente. Il cilindro di Giada è davvero un libro di viaggio e di viaggi in senso lato: i protagonisti si muovono in paesi diversi sopra e sotto la superficie dell’acqua, fisicamente oppure con la propria anima. La mano del santo è ambientato in Baviera, a Vienna e a Praga, dove nasce l’idea del libro.
Un viaggio ispiratore?
Eccome. Mi trovo a Praga a febbraio 2020, una settimana prima del lockdown. Mia moglie decide di cenare in una taverna di epoca medievale, un ambiente molto affascinante; qui una cameriera bassa di statura, con gli occhi grigi come quelli di un gatto certosino, ci accompagna giù per una rampa di scale fino a una stanza senza finestre ma piena di specchi. Questi sono posti sulle pareti e vanno sempre più su, fino a ricoprire tutto il soffitto. Noi ci sediamo guardando le lastre che ci riflettono ed esse sembrano guardare noi. Anzi, l’impressione è che qualcosa dentro di esse continua a osservarci. Improvvisamente qualcosa di grosso si muove agli angoli della nostra visuale, attirando l’attenzione di entrambi: un’enorme cuoca, con i capelli biondo-rossicci, che sta affilando un coltellaccio. Mia moglie si è poi concentrata sul menu, io non potevo smettere di stare sul chi vive. Davvero. Avevo i brividi. La scena è diventata poi l’incipit del romanzo.
Di cosa parla La mano del santo?
Ti leggo la quarta di copertina, senza svelarti nulla di più:
Anno Mille, alba di una nuova era. Forze oscure si aggirano nelle foreste dell’Europa Centrale, uomini malvagi ed esseri che sembrano usciti dalla fantasia degli uomini del Medio Evo. Un cavaliere sassone si trova esattamente al centro del pericolo, e la sua sopravvivenza dipenderà dalla sua astuzia come dalla sua abilità guerresca. 1938, alba della Seconda Guerra Mondiale. Forze oscure si aggirano nell’Europa Centrale, questa volta con nere uniformi e svastiche, ma con il medesimo scopo: il dominio sugli uomini. Un professore di storia medievale dovrà combattere con la sua intelligenza contro nemici terribili. Perché il pericolo è il medesimo di mille anni prima, e gli uomini, nel bene o nel male, non cambiano mai: è la magia ad essere divenuta scienza.
Le due storie si intrecciano e diventano tutt’uno, permettendomi così un gioco narrativo unico: ogni storia ha un finale, più un ultimo che li accomuna e che dà il titolo al libro.
Se volessimo acquistare i tuoi romanzi, come possiamo fare?
I due romanzi sono acquistabili presso i siti dei rispettivi editori: Il cilindro di giada presso www.pathosedizioni.it, La mano del santo sul sito www.yumebook.it; altrimenti è possibile farlo in ogni libreria d’Italia e negli store online come Amazon.it, Mondadoristore.it, libreriauniversitaria.it etc.
Il tuo prossimo progetto letterario?
Il prossimo non sarà un romanzo, ma al 100% un libro di viaggi. Protagoniste saranno le storie di navi naufragate e dei loro marinai, nonché le immersioni fatte su di esse nei mari di tutto il mondo. L’uscita prevista è per la prossima estate, con una grande casa editrice specializzata nel mare.
By/TerreIncognite