Nella Francia Nord-Occidentale e più in particolare in Normandia il breve tratto di costa a sud-ovest della foce della Senna affacciato sul canale della Manica va sotto il nome di Côte Fleurie, tradotto in Costa Fiorita. Si trova nel dipartimento del Calvados: in Francia le province hanno un nome proprio e non quello del capoluogo come in Italia. La costa si caratterizza per la presenza di alcune località di mare di rinomanza internazionale: le più note sono Honfleur, Deauville, Trouville e Cabourg. Un itinerario alla scoperta di questo piccolo gioiello della costa francese parte dalla città di Le Havre per raggiungere al termine Caen, ma si può percorrere anche in senso inverso. I chilometri non sono molti, ma molto è il tempo che merita, perché ci sono veramente tante cose da apprezzare.
Per cominciare, Le Havre merita una visita accurata per l’architettura del suo centro storico, completamente ricostruito nel primo dopoguerra dopo i pesanti bombardamenti alleati, in quanto la città occupata era stata trasformata in uno dei principali porti atlantici di Hitler. Passato l’alto e slanciato Pont de Normandie sull’estuario della Senna, si incontra subito Honfleur, città di pittori e dell’impressionismo, con stradine pittoresche e un’ininterrotta sfilata di ristoranti tipici che costeggiano il Vieux-Bassin davanti alle barchette quietamente ormeggiate sullo specchio d’acqua. Si tratta di una piccola città marinara dal patrimonio architettonico unico, con antiche facciate che si specchiano nell’acqua. Risparmiata dagli attacchi del tempo e delle guerre, Honfleur ha saputo preservare le testimonianze di un ricco passato che ne fanno oggi una delle cittadine più visitate di Francia. E’ autentico e non turistico il fascino del suo centro storico contraddistinto dalle caratteristiche stradine acciottolate, dalle facciate a graticcio degli edifici, dalle piccole boutique, dagli hotel de charme e dai ristoranti tipici. Porto di pesca e di diporto, la cittadina ha valorizzato anche un ricco patrimonio storico e artistico grazie al fatto che a più riprese è stata immortalata da grandi pittori impressionisti; ancora oggi esercita lo stesso fascino su una moltitudine di artisti che scelgono di venire qui per dipingere i paesaggi e i luoghi del suo prestigioso passato storico e marittimo. Se nell’Ottocento sull’estuario della Senna le luci cangianti del cielo hanno ispirato Courbet, Monet, Boudin e altri nomi famosi, oggi numerose gallerie e studi presentano in permanenza opere di pittori contemporanei. Honfleur si visita bene a piedi o in bicicletta: da non perdere la chiesa di Santa Caterina in pieno centro tutta in legno, con il campanile distaccato, e il Museo Eugène Boudin, evitando possibilmente il giorno di chiusura che è martedì.
Bastano pochi chilometri in direzione sud-ovest lungo la costa o con più veloci strade all’interno per raggiungere Trouville-sur-Mer, porto peschereccio con un interessante mercato del pesce sviluppatasi anche come località balneare durante la Belle-Epoque. Un piccolo ponte sull’estuario della Touques, un fiumiciattolo percorso da barche da diporto che escono in mare tra i due fari verde e rosso che ne segnano la foce, collega la città alla celebre Deauville, raffinata località balneare e mondana della Côte Fleurie, punto di riferimento internazionale e luogo di incontro delle stelle del cinema e degli appassionati di corse di cavalli. I suoi ombrelloni multicolori che proteggono anche dal vento spesso presente anche d’estate sulla costa della Manica, gli hotel di lusso e il suo casinò fanno parte della leggenda. La cittadina visse una grande notorietà fin dalla seconda metà dell’Ottocento, diventando un centro di richiamo irresistibile per il jet set dell’epoca, sia parigino, sia internazionale. Anche il grande ippodromo, che esercita tuttora un grande richiamo, ha contribuito a questa ascesa, arricchita di bellissime ville ispirate all’architettura europea. L’estate a Deauville divenne un appuntamento tradizionale da non perdere per la nobiltà europea e per la più ricca borghesia: nel 1912 venne costruito il casinò seguito dai grandi alberghi sulla passeggiata a mare. Per tutto il XX secolo Deauville ha conservato la sua fama di meta di vacanza: qui visse e operò fin dal 1913 la nota stilista Coco Chanel e qui nel 1966 fu ambientato il romanticissimo film “Un uomo, una donna”; e scollinando nel XXI secolo, qui nel 2011 si è tenuto un incontro a livello mondiale come un G8. Sonnacchiosa in inverno, la stagione di Deauville fiorisce e comincia a inizio luglio per terminare ai primi di settembre con il Festival del cinema americano al Palazzo dei Congressi che attira numerosi appassionati da tutto il mondo. Chi ama il cinema non manca di passeggiare sulla passerella di tavole di legno di fronte alla lunga spiaggia sabbiosa con le cabine spogliatoio dedicate nominativamente una per una a tutte le star famose del cinema americano di oggi e di ieri.
Un po’ più lontano dal mare, un paio di strade più nell’interno, il complesso Les Franciscaines è un esempio di come in Francia ci sia la voglia e la capacità di reinventare il patrimonio storico e culturale trasformandolo in volano dello sviluppo turistico e motore dell’economia di un paese. L’antico convento delle religiose costruito nel 1876 è stato rimodernato con un deciso intervento architettonico contemporaneo e trasformato in sala espositiva, museo d’arte, biblioteca, mediateca e auditorium orientato ai temi del cinema, dello spettacolo, della fotografia e dei giovani. E’ diventato così un frequentato punto di aggregazione intorno all’antico chiostro, ora sala di lettura dalla copertura luminosissima. Prima di lasciare Deauville va provata la cucina del ristorante La Flambée, che si definisce semigastronomico, in un ambiente simpatico e ovattato, con una sala e una veranda climatizzata che dà su un piccolo giardino interno. E’ aperto tutti i giorni a pranzo e cena: il venerdì e il sabato propone un ambientazione piano-bar. I piatti della chef Christelle Boissée si incentrano su pesci e carni grigliate sul momento, ma un’altra caratteristica di alcuni piatti è la finitura a flambage in sala, versando al termine della cattura un liquore o un distillato sulla preparazione e per poi incendiarlo: la fiamma fa rapidamente evaporare l’alcol e gli aromi rimasti in seguito all’evaporazione caratterizzano la salsa di accompagnamento esaltandone il sapore.
Nell’entroterra di Deauville e di Trouville a pochi chilometri di distanza si trova la piccola località di Pont-l’Évêque, meglio nota per il suo formaggio di latte vaccino a pasta molle e crosta lavata, uno dei formaggi francesi più noti anche all’estero. Qui val la pena di fare una breve sosta alla Calvados Père Magloire Experience. E’ una storia immersiva e multisensoriale del celebre liquore di mele che prende lo stesso nome del dipartimento. Sviluppata sul sito della più antica delle case produttrici di questa bevanda alcolica, l’esperienza ben concepita e realizzata in numerose stanze da visitare con audioguida nella propria lingua ripercorre nei secoli a partire dai Vichinghi le tecniche di raccolta e trasformazione della frutta in un distillato DOC di sidro di mela che porta il nome di una provincia della Normandia in tutto il mondo. Al termine delle spiegazioni si passa in sala per una degustazione guidata dei migliori Calvados della cantina, che al termine si possono anche acquistare.
La Costa Fiorita riserva infine un’altra stazione balneare da conoscere prima di terminare l’itinerario a Caen, capoluogo del dipartimento e anche della regione Normandia, seppure a metà con Rouen e città ‘arte con alcuni interessanti monumenti, chiese e musei. Si tratta di Cabourg, progettata ed costruita come spiaggia alla moda in epoca Belle-Epoque. Le ville dell’alta borghesia e dell’aristocrazia parigina costruite nei primi del Novecento alimentano il fascino della cittadina che vive intorno all’elegante la passeggiata che costeggia la spiaggia, al suo frequentato casinò e all’imperdibile Grand Hotel con le vetrate che Proust descrive nel suo libro più famoso, Alla ricerca del tempo perduto. Cabourg è la Balbec di Proust: per questo motivo nel maggio 2021 si è svelata un’opera ambiziosa progettata da tempo, con l’apertura di un nuovo museo, la Villa del Tempo Ritrovato. A centocinquant’anni dalla sua nascita, la città di Cabourg ha voluto rendere omaggio al grande scrittore restaurando e trasformando una villa appartenuta a una famiglia di cui era amico e che certamente ha frequentato in più occasioni. Ne è risultato non un museo su Proust, ma un museo con Proust: c’è anche una sala biblioteca dove si può sedersi e leggere qualche pagina proustiana. E’ un museo dedicato alla storia della Costa Fiorita, all’immaginario di Marcel Proust e a vari aspetti culturali, storici e di costume della Belle-Epoque.
Varcato l’ingresso della villa come in una macchina del tempo si viene catapultati in quel periodo sospeso tra la fine del ‘800 e il primo ‘900 con un percorso di visita immersivo e un formato museale inedito che propone 350 opere, oggetti, arredi e quadri importanti, alcuni in prestito dal Louvre e da altri musei: tutto quanto esposto viene periodicamente rinnovato. Non è dunque un’esposizione statica, ma una continua recherche dell’atmosfera di una Cabourg perduta da più di un secolo, con i suoi nobili e i ricchi ospiti nel crepuscolo di un’opulenta società ottocentesca che stava per essere spazzata via dalla prima guerra mondiale e dalle ansie del ‘900. Alla collezione si affiancano alcune sale dedicate a esposizioni temporanee, sempre legate però al tema e all’epoca. Fino all’11 novembre di quest’anno a far da contraltare alla ricca borghesia che frequentava Grand Hotel e Casinò a Cabourg va in scena una mostra su personaggio negativo, un ladro, il famoso Fantomas, capolavoro della letteratura popolare e mito proprio negli anni della Belle-Epoque che agiva negli stessi ambienti.
Info: it.france.fr
it.normandie-tourisme.fr
www.ot-honfleur.fr
www.trouvillesurmer.org
www.indeauville.fr
Les Franciscaines, 145 Avenue de la République, Deauville, Francia, www.lesfranciscaines.fr
Restaurant La Flambée, 81 Rue Leclerc, Deauville, Francia, www.laflambee-deauville.com
Calvados Père Magloire Experience, Route de Trouville, Pont-l’Évêque, Francia, www.calvados-experience.com
www.cabourg.fr
www.villadutempsretrouve.com
Testo/Leonardo Felician – foto/Cynthia Beccari