Uno dei maggiori impegni dell’Unione Europea risiede, o dovrebbe risiedere, nella tutela dell’ambiente e per la qualità della vita dei suoi abitanti, di tutti i suoi abitanti. Purtroppo non sempre i riscontri quotidiani vanno in tal senso, e spesso i parlamentari comunitari sembrano interessati a questioni che hanno poco a vedere con il bene comune. Ma ogni tanto riescono anche a fare qualcosa di positivo. Come quando nel settembre 2016 Bruxelles approva la nascita dell’Esc, il Corpo europeo di Solidarietà, anche se dopo un anno e mezzo i cittadini europei ne sanno ben poco o nulla. Questo nuovo organismo dovrebbe occuparsi di gestire, su base di volontariato, i giovani in azioni di tutela e di protezione per quanto riguarda arte, natura ed ambiente.
Per le giovani generazioni europee una grande occasione di crescita, una porta sulle pratiche di solidarietà e tutela ambientale, e al tempo stesso un segnale dell’Unione europea in tal senso, verso valori etici come solidarietà, altruismo, aiuti concreti alle persone e alla natura. Il Corpo europeo di Solidarietà mira proprio a questo, con una rete di giovani desiderosi di aiutare, apprendere e crescere assieme uniti da un progetto comune, indipendentemente dalle origini, il livello di istruzione, le competenze o le abilità, e l’obiettivo nobile di rafforzare la coesione e migliorare la società europea.
Tra le associazioni protezionistiche operanti in Italia, la LIPU – Lega Protezione Uccelli – ha aderito al Corpo europeo di Solidarietà dando vita ad un progetto (uno dei cosiddetti progetti Life, sostenuti dalla Commissione europea e, nel caso specifico, anche dalla Fondazione Cariplo) finalizzato a reclutare 310 giovani di entrambi i sessi, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, per destinarli ad attività di tutela ambientale , ed in particolare alla tutela di alcune specie protette dalla direttiva comunitaria Uccelli, minacciate in Italia da cacciatori, bracconieri e distruzione o alterazione degli habitat. Per comodità operativa sarebbe opportuno che essi abitassero in queste località, o nei pressi: Milano, Lodi, Pavia, Cesano Maderno, Laguna di Venezia, Chioggia, La Spezia, Parma, Reggio Emilia, Livorno, Pisa, Fermo, Viterbo, Civitavecchia, Ostia, Foggia, Bari, Gravina di Puglia, Matera, Cosenza, Catania, Caltanissetta, Gela, Isola di San Pietro, Carbonia e Iglesias.
I giovani verranno organizzai in una ventina di gruppi locali sparsi per il paese, opportunamente formati dovranno svolgere come volontari quanto previsto dal progetto Choona ( da Choose the nature !, Scegli la natura !), vale a dire prendersi cura di otto specie di uccelli (fratino, cicogna bianca, aquila reale, albanella minore, grillaio, aquila del Bonelli, lanario, falco della Regina, pettirosso, merlo e tordo bottaccio) svolgendo monitoraggio e censimenti dei nidi, partecipando a campi antibracconaggio, supportando gli operatori nella riabilitazione degli animali selvatici nei centri recupero, e infine parlando di natura e di ambiente alle comunità locali, per sensibilizzarli alle problematiche protezionistiche.
Presso i centri recupero di Magenta, Livorno e Roma sarà inoltre costituito un Gruppo di intervento inquinanti, cioè una sorta di squadra d’emergenza pronta ad intervenire in caso di disastri ambientali che dovessero coinvolgere gli uccelli, come ad esempio lo sversamento di idrocarburi in acqua. Infine un altro gruppo, con sede operativa presso l’Oasi Lipu di Cesano Maderno (MB), si occuperà della comunicazione del progetto, raccogliendo foto, video e testi prodotti dagli altri gruppi, per farne materiale di informazione e propaganda, soprattutto attraverso i social network. Il periodo di attività va fino ad agosto 2019 e prevede un minimo di 42 giornate sul campo, con il rimborso delle spese sostenute.
Per informazioni o adesioni contattare greta.regondi@lipu.it, tel. 0362 52 84 24.
ByTerreIncognite – Foto Google Immagini