A Taormina la spiaggia di Mazzarò (toponimo di origine araba – la radice mozàr ricompare tante volte in Sicilia) è un’incantevole insenatura e mare turchese che diventa profondo in pochi passi. Un promontorio naturalistico campeggia nella baia, un tempo antico borgo di pescatori, oggi location tra le più ricercate, grazie anche al Mazzarò Sea Palace, hotel cinque stelle lusso incastonato in questo tratto tra i più incantevoli e incontaminati della costa siciliana, della VRetreats Collection-brand hôtellerie di VOIhotels, divisione alberghiera di Alpitour World, rivolto al segmento luxury del mercato italiano e internazionale.
Nato come villa costruita sulla scogliera, poi trasformata in Grand Hotel negli anni ’70, il Mazzarò Sea Palace è oggi, con le sue settanta camere e suite, arredate in stile contemporaneo e tutte con vista mare, una delle icone dell’ospitalità italiana, dove vivere un’indimenticabile vacanza, grazie a servizi top, professionalità e calore di uno staff giovane che ti fa sentire subito a casa. «Lo staff del Mazzarò Sea Palace è al 90% siciliano – sottolinea l’Hotel Manager Marilena Calabrò – uno staff giovane che ama la sua isola e il suo lavoro raccontando agli ospiti l’hotel come se fosse la propria casa. Una sicilianità che ci piace raccontare anche nei piatti e nei drink del Mazzarò Sea Palace, con il nostro team sempre alla ricerca dei prodotti di nicchia del nostro territorio».
Sicilianità che si assapora subito nei cocktail di benvenuto sulla terrazza panoramica del Bar Almarè, che domina la baia di Mazzarò e la spiaggia privata, dove il bartender Salvatore Spadaro propone cocktail realizzati con materie prime locali e una carta dei vini con rinomate etichette dell’Etna, il tutto accompagnato da deliziosi stuzzichini.
Sempre nella splendida terrazza del Mazzarò Sea Palace si trova il ristorante Armònia guidato dal giovane e talentuoso Chef Riccardo Fazio, dove le materie prime siciliane sono protagoniste in piatti che stupiscono per equilibrio, gusto e continua ricerca. Assaggio d’obbligo del Millefoglie di melanzana violetta (Melanzana violetta, pomodoro grappolo, formaggio, pasta fillo croccante e basilico), il Tagliolino al gambero (Tagliolino di pasta fresca, gamberone, concassè di pomodoro, elisir di gambero rosso, aglio nero) e il Polpo scottato al marsala (Polpo scottato al marsala con patata viola affumicata). Sempre sotto la guida dello Chef Riccardo Fazio e del Restaurant Manager Dana Muscalu, a pochi passi da Armònia vi è il Blum, ristorante fine dining, che offre per la sua seconda stagione un’esperienza culinaria senza precedenti, fedele al suo spirito innovativo e disruptive, ma con un rinnovato focus sulla valorizzazione dei prodotti del territorio siciliano. Gli ingredienti locali come la carne di cavallo, il baccalà e il pistacchio vengono sapientemente combinati con tecniche di cottura e lavorazioni inedite. Il risultato è una cucina che celebra la tradizione siciliana, arricchita da influenze globali.
Lo Chef Riccardo Fazio, infatti, non dimentica le radici territoriali ma le reinterpreta in una dimensione contemporanea e nuova. Una delle novità di Blum di questa stagione sono i quattro menu degustazione dai nome evocativi: Insieme, Suggestioni, Blum e Naturalmente. Quest’ultimo è un menu completamente vegetale, pensato per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più attenta alla sostenibilità e al benessere. Ogni menu offre un viaggio sensoriale attraverso diverse portate, ognuna accompagnata dal vino perfetto, selezionato per esaltare al massimo i sapori del piatto dal sommelier Gaetano. La filosofia di Blum è quella di creare un’esperienza gastronomica unica, che unisce tradizione e innovazione, territorio e mondo, per regalare agli ospiti momenti indimenticabili.«Tutto nasce dall’incontro con un ingrediente, un sapore che rimane presente e che chiama un abbinamento inconsueto – racconta lo chef Fazio – sono preparazioni che richiedono mesi di prove, studio, ricerca, dove la materia prima è un’eccellenza che tratto con estremo rispetto». Le proposte della carta sono ricche di abbinamenti inusuali, come il nuovo piatto nella carta l’anguilla cotta a legna su un Kamado (griglia in ceramica), servita con melanzana violetta. Oppure l’Assoluto di sedano rapa, che presenta una variazione dello stesso ingrediente con differenti tecniche di preparazione in chips, cremoso e cotto in infusione con te al bergamotto, accompagnato dal suo consommé.
La carta dei vini è altrettanto curata con una particolare attenzione al territorio, con un 80% di etichette locali. Come ad esempio, il vitigno re dell’Etna, il Nerello Mascalese, che viene proposto in diverse interpretazioni: metodo classico, rosato, rosso giovane, rosso importante con 4-5 anni di affinamento e nerelli con lunghe macerazioni, non filtrati e non chiarificati, esaltando così il fattore umano nella vigna e nella cantina. «Tuttavia – dichiara Dana Muscalu – che segue anche la cantina di Blum la selezione si estende anche a vini provenienti da Cina, Giappone, Sud Africa. Abbiamo rafforzato, inoltre, la componente francese. Gli abbinamenti sono studiati su misura, rispettando le preferenze e i gusti degli ospiti, e valorizzando ogni piatto con la scelta del vino ideale».Il costante impegno dimostrato durante l’anno 2023 e la continua dedizione nell’offrire e mantenere un livello di qualità eccezionale sono valsi al Mazzarò Sea Palace il premio “New Member of the Year” consegnatogli durante l’esclusiva cerimonia annuale svoltasi a Borgo Egnazia in Puglia, promossa da The Leading Hotels of The World, community internazionale che raccoglie al suo interno circa 400 alberghi e resort di lusso presenti in più di 80 paesi. Un riconoscimento che sancisce anche il costante impegno dimostrato durante l’anno e la dedizione nello stabilire e mantenere un alto livello di qualità nei servizi offerti agli ospiti e nel benessere dei propri dipendenti.
«Quel riconoscimento è stato per noi motivo di grande orgoglio premiando il nostro impegno come gruppo e il prezioso lavoro quotidiano di tutti i nostri collaboratori, fatto di costanza e passione che si rinnovano di anno in anno – conclude Marilena Calabrò – la presenza all’interno di questa prestigiosa selezione in cui compaiono le più esclusive e riconosciute strutture dell’hôtellerie a livello internazionale è testimonianza del livello di ospitalità autentica, innovativa e impeccabile che abbiamo raggiunto volta a far sentire tutti gli amanti dell’arte e della cultura italiane come a casa propria”.
Testo/Claudio Zeni