“Denti di 130 anni”. A cosa ci fanno pensare? Non si tratta di un antico mostro, anzi. I denti sono quelli della fascinosa cremagliera che sale su fino in cima a Monte Generoso, 1704 metri slm, al Fiore di Pietra del Canton Ticino. Da qui si gode un panorama mozzafiato a 360 gradi, arrivando comodamente con l’ardita, storica ferrovia a picco sulla roccia, un tragitto verde e ripido, magari facendo una sosta intermedia al Buffet Bellavista, vicino al bosco. Dal clima familiare della stazione di Capolago, nel Mendrisiotto, subito si lascia l’atmosfera lacustre per l’aria frizzante della montagna.
Semplicemente Generoso, recita la brochure di questo fantastico luogo, formato dal sollevamento del fondo marino circa 200 milioni di anni fa, che a tratti pare fermo nel tempo. E la semplicità e pura bellezza dell’ambiente conquistano fin dalla prima carezza del vento, che ci ricorda l’altitudine della terrazza in cima al Fiore di Pietra, ardito ed originale progetto dell’architetto ticinese Mario Botta, ispirato ai suoi ricordi d’infanzia e realizzato nel 2017 con enormi lastre di grigia pietra locale e tecniche d’avanguardia. Con un breve e semplice trekking si raggiunge il vertice della montagna, condividendo con gli altri escursionisti la scoperta dei rami dei laghi e picchi alpini, confrontando le azzurre visioni con gli skyline dei cartelli che premurose amministrazioni locali e Lions Club hanno posizionato in punti strategici e non invasivi. Dal Gran Paradiso al Monte Rosa, dal Cervino alla Jungfrau, dal massiccio del Gottardo a quello del Bernina, mentre a sud la vista spazia fin sulla Pianura Padana, fino a Milano. Qualcuno, con la luce solare favorevole, può vivere un’emozione unica: guardare giù e vedere la propria immagine riflessa sulle nubi. Difficile in ogni caso resistere alla tentazione di farsi riprendere stagliati su quella super-vista, durante la salita, nel mezzo del cuore rosso che identifica uno dei punti più iconici del grand tour Generoso!
“Denti di 130 anni”, dicevamo: la Ferrovia Monte Generoso è una delle più antiche ferrovie a cremagliera della Svizzera, risale al 1890 e dal 1941 è di proprietà della Migros, il cui progetto culturale supporta la sua conservazione e la struttura Fiore di Pietra, impegnandosi per la sostenibilità e preservando la biodiversità dei luoghi. Un lungo, complicato ed accurato restauro, durato quattro anni – quattro inverni! per non privare i viaggiatori dell’attività estiva del trenino – ha permesso di sostituire, un tratto per volta, i forti denti metallici della cremagliera per mantenerne l’efficienza ed al contempo la tecnica originaria. I denti rimossi, con il loro colore brunito dal tempo e dalle intemperie, sono venduti alla cifra simbolica di 130 chf, per rimarcarne l’età, e li vediamo utilizzati come pesanti fermalibri e come numeri dei tavoli al Bellavista, storici souvenir nel raffinato shop del Fiore di Pietra. Vale segnalare che il Treno può essere dotato (su prenotazione) di un vagone ad hoc per ospiti su sedia a rotelle, esempio concreto di attenzione per le necessità di tutti i viaggiatori e di sostenibilità sociale. (Il Fiore di pietra fa parte delle attrazioni turistiche accessibili senza barriere affiliate alla rete OK:GO dell’Associazione Svizzera senza ostacoli) Percorrendo il sentiero che parte da Orimento si può raggiungere la Grotta dell’Orso, situata sul versante orientale, in territorio italiano, che da millenni custodisce numerosi reperti dell’Ursus spelaeus, estinto da circa 20.000 anni. Aperta al pubblico dal 1999, mostra la ricostruzione dello scheletro completo di un orso delle caverne e molte ossa lì ritrovate, oltre a ricostruzioni in 3D ed esperienze di realtà aumentata, realizzate dall’Università di Milano, che permettono di incontrare persino l’uomo di Neanderthal, del quale sono stati ritrovati qui alcuni manufatti in selce. (La visita, solo guidata, va prenotata in anticipo a grottadellorso@gmail.com)
Altri sentieri – 51 km di itinerari di vari livelli di difficoltà – si dipanano per le ampie vallate sui due versanti opposti; come quello che prende il nome dalle nevère, le tradizionali ghiacciaie in pietra, da percorrere ammirando natura incontaminata, punti panoramici, lambendo villaggi, ma anche allevamenti, agriturismi dove magari far tappa per la notte, ed aziende agricole, qualcuna specializzata in produzioni enologiche di alta qualità – particolarmente pregiato il Merlot di qui – mentre nella bella Valle di Muggio è possibile visitare il Museo Etnografico locale. Il territorio del Monte è vasto e contraddistinto da zone dolci e collinari che si contrappongono ad altre irte ed aspre; è difficile percepire il confine di Stato, passeggiando lungo i sentieri, motivo per cui, per molti anni, è stato considerato un luogo di scambio ideale per il contrabbando. Il microclima dell’intera zona, poi, è sorprendente, poiché non arriva al gelo e ciò consente lo sviluppo di primaverili peonie ed orchidee estive; d’altra parte, il foliage autunnale riempie le vallate di armoniche, spettacolari sfumature colorate.
In definitiva, una meta, questa di Monte Generoso, che vale per diversi aspetti ed esperienze; dal trekking – anche impegnativo – alla semplice passeggiata ed al birdwatching, dalla mountainbike al parapendio, dal camping alla genuina gastronomia, ad eventi di arte e cultura, dalla scoperta del passato come del presente, di odori e sapori di erbe, fiori, boschi, coltivazioni, vini… Tanti modi per intendere ed apprezzare una visita, una escursione, una vacanza; da soli, in famiglia o in compagnia di amici, con la costante dell’impegno per la sostenibilità.
www.montegeneroso.ch www.percento-culturale-migros.ch
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LAVATRICI SULLA MONTAGNA
Cosa ci fanno delle lavatrici sul Monte Generoso? Poste sul percorso e spostate via via insieme al cantiere di restauro e ripristino, sono lavatrici un po’ speciali. Lavano le vecchie pietre della ferrovia a cremagliera! Quelle non troppo consumate, che insieme alle nuove tornano a svolgere il loro ruolo nel letto di posa del binario. Ora le lavatrici non ci sono più: si è concluso nel 2023 il risanamento dell’antica Ferrovia Monte Generoso, realizzata nel lontano 1890, circa 9 km di binario da Capolago alla Vetta. Con la posa, tra i pali 29 e 30, degli ultimi elementi di rotaie e di cremagliera e il loro collegamento alle traversine in acciaio mediante bulloni, terminò la quarta ed ultima fase dei lavori iniziati nel novembre 2019. A quattro anni dal primo colpo di piccone, CHF 22 milioni circa di spesa per un’impresa che ha coinvolto cinque aziende ticinesi; rimosse e portate a valle 1.400 tonnellate di acciaio e 14mila tonnellate di vecchia massicciata, sostituiti 7 scambi completi, messe in opera 13.500 traversine e oltre 8 mila metri cubi di nuovo pietrisco nel letto del binario.
Il risanamento della cremagliera è un lavoro orientato al futuro, poiché la nuova linea è in grado di ospitare veicoli più moderni e confortevoli, grazie anche alla realizzazione dei marciapiedi illuminati delle stazioni intermedie di San Nicolao e Bellavista. “Abbiamo lavorato con la neve e la pioggia”, affermava all’inaugurazione Massimo Bosisio, Head of Operations & Infrastructure e Member of the Board della FMG, insieme al direttore dei lavori, Pietro Brenni “e, malgrado la fatica, è stata un’esperienza unica ed irrepetibile.”
L’andirivieni dei trenini blu-arancioni, da Capolago alla Vetta e ritorno, ora, può continuare tutto l’anno.
Testo/Savina Sabattini – Foto Savina Sabattini ed Ente del Turismo Canton Ticino