“Amare è mangiare insieme” scrive Muriel Barbery e la pensano così anche gli Chef che alla tavola si dedicano anima e corpo, per offrire esperienze culinarie indimenticabili. Dalle materie prime eccellenti – coltivate spesso con le proprie mani nell’orto a metro zero – alla passione per il territorio (alla riscoperta di ortaggi e ricette dimenticati), fino a location esclusive, a misura di gourmand.
A Mauls, Vipiteno (BZ), nella Gourmetstube Einhorn dello storico Romantik Hotel Stafler, lo Chef 2 stelle Michelin Peter Girtler compie piccole magie culinarie, con la complicità di prodotti locali eccellenti – che arrivano direttamente dal podere della famiglia Stafler o dai contadini della zona – e di una creatività nell’abbinare e impiattare, che incanta occhi e palato. Con la bella stagione, le coppie di buongustai possono concedersi un tavolo esclusivo e molto romantico, sulle rive del laghetto delle ninfee, dove gustare un indimenticabile menu a 5 portate (www.romantikhotels.com).
A Riva del Garda (TN), il giovane Excutive Chef del ristorante Re della Busa del Lido Palace, David Cattoi, si ispira a una filosofia basata sulla ricerca dell’eccellenza, sulla territorialità e sui contrasti. La sua carta è un autentico trionfo del territorio, con piatti che presentano ingredienti prodotti da fornitori accomunati da una filosofia sintetizzabile in una parola: Trentino. Per assaporare al meglio cena e luogo, il tavolo dello chef è apparecchiato in un gazebo, incorniciato dallo splendido parco con alberi secolari e che confina col lago. A disposizione servizio butler dedicato e menu a 5 portate con selezione di vini della riserva del sommelier (www.lido-palace.it).
Dal Lago di Garda al fiume Po, nella cui golena sorge l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR). Il castello trecentesco al Grande Fiume dedica tutta la sua filosofia con la cucina gastro-fluviale dello Chef stella Michelin Massimo Spigaroli, che per i suoi piatti utilizza per il 95% di materie prime (frutta, verdura, carni, farine) coltivate e prodotte nell’orto-giardino e nei frutteti della corte, nell’azienda agricola di famiglia, nei campi e nelle vigne a pochi passi. Il restante 5% arriva da piccole realtà locali. Proprio sotto il ristorante si trovano le cantine di stagionatura più antiche al mondo, risalenti al 1320, in cui riposano i prelibati Culatelli, oggetto del desiderio anche dei più grandi ristoranti e dei reali. Lo Chef’s Table per due viene apparecchiato direttamente in cucina, per vedere padelle sfrigolanti o nell’orto giardino, sotto un pergolato di rose (www.anticacortepallavicinarelais.it/).
Sempre nella Food Valley, c’è una novità esaltante per gli amanti della cucina creativa: si chiama ALTO ed è l’innovativo e sofisticato rooftop restaurant dell’Executive Spa Hotel di Fiorano Modenese (MO). Questo é il regno del talentuoso Chef Mattia Trabetti, per il quale il territorio è il punto di partenza di un peculiare concetto enogastronomico che dialoga costantemente con i produttori della zona, in un’ottica di comprensione e valorizzazione concepita come presupposto per un’articolazione del gusto di stampo esperienziale. L’avanguardia e la ricerca, espresse nel massimo rispetto della materia prima, sono figlie di un’idea personale che interiorizza la tradizione per stravolgerla: «Puntiamo a creare un’esperienza totale, unica nel suo genere, coinvolgendo il cliente e raccontandogli il luogo magico in cui ci troviamo, visto con occhio giovane e innovativo». Ecco perché il suo tavolo esclusivo confina con la sua cucina, ed è lui stesso a servire e presentare i suoi piatti (www.executivespahotel.com).
Testo/ Claudio Zeni – foto d’apertura fornita dalla struttura