“Volevo dar vita a dei vini importanti rispettando il carattere dei nostri vitigni. Il comune denominatore era l’eleganza e rispetto per il terroir. Le viti e i suoli hanno sempre delle esigenze specifiche che un bravo vignaiolo deve saper interpretare per produrre dei grandi vini”. Queste le parole di Giovanni Bulgari, che insieme al padre Paolo Bulgari hanno creato Podernuovo, a Palazzone di San Casciano dei Bagni (Si), un’azienda fondata sul rispetto dell’ambiente e sulla certezza di voler interpretare con eleganza il segreto di questi angoli nascosti di Toscana.
Nell’antichità Palazzone è stata per lungo tempo una via secondaria della più famosa Cassia, per poi divenire un avamposto del Castello di Fighine, che ancora oggi domina sulla collina di fronte a Podernuovo. Questo piccolo borgo si conferma uno splendido angolo nascosto di Toscana, dove la terra è una risorsa importante e dove gli uomini che la abitano la coltivano nel pieno rispetto dell’ambiente e delle antiche tradizioni agricole. Se possiamo definire ‘terra di vino’ Palazzone, il comune del quale ne fa parte San Casciano dei Bagni è ‘terra di acque termali’. Questa perla sulle colline è, infatti, conosciuta fin dai tempi degli Etruschi per il clima mite e favorevole, mentre per i Romani terra eletta a luogo perfetto di benessere e rilassamento, grazie alle sue acque termali benefiche e la splendida posizione geografica. Un luogo fertile per secoli, che ha contribuito allo sviluppo nel campo dell’agricoltura, in particolare in quello dedicato alla coltivazione degli ulivi e delle viti.
E proprio in queste terre Paolo e Giovanni Bulgari hanno esaudito il loro desiderio, creare, fin dall’acquisto nel 2004 di una parte dei vigneti ormai abbandonati da anni, un posto dove la natura e i suoi paesaggi siano protagonisti nella produzione di vini di alta qualità, rilevando l’attenzione e l’amore per la bellezza e per ciò che è perfettamente eseguito, come testimonia il prezioso e importante brand di famiglia, Bulgari. Giovanni, mente inspiratrice di questo progetto, da sempre attento ai problemi dell’ambiente, ha fortemente voluto produrre vini limitando l’emissione di anidride carbonica, tendendo la mano a un’agricoltura in perfetta armonia con la natura. In questo territorio, i ruscelli, il vento e il clima creano un formidabile ambiente naturale vocato alla viticultura. Estati calde e inverni freddi con deboli nevicate, seguiti da autunni e primavere miti, creano le condizioni ideali per le migliori maturazioni delle uve, mentre i suoli misti, con presenze di argilla, limo, sabbia e fossili, l’esposizione a Sud-Est, i dolci pendii e la perfetta altitudine, sono i requisiti importanti per vini corposi ed eleganti.
Nella tenuta Podernuovo, che si estende per ventisei ettari, trovano dimora diverse tipologie di vitigni, autoctoni come il Sangiovese e varietà internazionali, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Merlot. Ma è nella cantina, dove l’uva diventa vino che il produttore vive e partecipa alla trasformazione e alla nascita del suo ‘nettare di Bacco’. In merito a ciò Giovanni ha avuto le idee molto chiare sulla sua cantina: completamente integrata, quasi nascosta e incastonata sulle colline toscane. Disegnata da Massimo Alvisi dell’Alvisi Kirimoto & Partners di Roma la cantina di Podernuovo è circondata da giardini e terrazze, dove attraverso un lungo corridoio concepito come un cannocchiale, si innalzano le quattro pareti portanti che dividono in due parti la struttura. Da un lato la parte logistica e dall’altro i vari processi della produzione del vino: vinificazione, invecchiamento e nella parte finale lo stoccaggio che custodisce il frutto del lavoro. Il piano mezzanino è dedicato a una affascinante sala degustazioni affacciata sulla Barriccaia da un lato e sui giardini dall’altro, che regala la sensazione di una degustazione en plein air.
La cantina sfrutta l’energia geotermica, il calore costante naturale della terra come risorsa per il controllo della temperatura e il risparmio di energia anche durante il periodo di produzione. Pareti solide di materiali semplici, una non invasiva struttura che segue perfettamente la morfologia della collina, insieme ad un sistema di pannelli fotovoltaici, sottolineano la sostenibilità del progetto iniziale. Una vera e propria missione per Giovanni Bulgari.
Da questa cantina escono i seguenti vini, commercializzati per il 20% in Italia e l’altro 80% nel resto del mondo: NicoLeo: vino bianco da uve Chardonnay 50% e Grechetto 50%, Aliki: IGT Toscana rosato prodotto da uve Malbec 50% e Merlot 50%, Therra: IGT Toscana Rosso da uve Sangiovese 50%, Merlot 25%, Cabernet Sauvignon 25%, Argirio: IGT Toscana Rosso da uve 100% Cabernet Franc, Sotirio: IGT Toscana Rosso da uve 100% Sangiovese, G33: IGT Toscana Rosso da uve Sangiovese, Merlot e Petit Verdot in parti uguali.
www.podernuovoapalazzone.com
Testo/Claudio Zeni – foto fornite dalla struttura