Negli anni Settanta, il Maestro Distillatore Gioacchino Nannoni trasforma una vecchia casa padronale nella campagna maremmana, in località Aratrice a Civitella Paganico (Gr), in una distilleria, entrata ormai nella storia della grappa e di un territorio ricco di profumi e tradizioni. A raccogliere il testimone dell’arte della distillazione di Gioacchino è Priscilla Occhipinti, classe 1978, che in breve tempo diventa Master Distiller (anche se preferisce essere chiamata Maestro Distillatore), sicuramente l’unica donna in Italia che cura personalmente oggi tutto il percorso che va dalla vigna al bicchiere, distillando la totalità della produzione aziendale da ormai diversi lustri.
«Gioacchino Nannoni era un maestro distillatore con il quale mio padre amava andare a pescare i tonni – esordisce Priscilla – Gioacchino non aveva nessuno che continuasse nella sua arte e quindi mi prese sotto la sua ala, vedendo in me delle potenzialità per raccogliere il suo testimone. Sono un artigiano che vuole stare dietro l’alambicco». Così, in poco più di due decenni, la distilleria Nannoni vede aumentare il numero delle collaborazioni con aziende primarie della vitivinicoltura italiana e extra moenia, mentre Priscilla conquista premi e medaglie oro e doppio oro a livello nazionale e internazionale.
«Una grande soddisfazione personale devo dire e il merito di queste gratificazioni lo devo alla mia famiglia che mi ha spinto a presentare ai concorsi le mie grappe, quelle che produco per la mia azienda – prosegue Priscilla – tra i tanti premi vinti quello che mi ha dato maggior soddisfazione è il ‘Buttero doro’ ricevuto nella mia terra. Un riconoscimento che sfata l’antica locuzione in lingua latina ‘Nemo propheta in patria’, mentre tra gli altri premi assegnatemi voglio ricordare il World Grappa Awards per la migliore acquavite del concorso».
Soprannominata ‘Signora delle Grappe’ o ‘Granduchessa della Toscana superalcolica’ Priscilla ricorda con orgoglio gli insegnamenti del suo maestro Gioacchino per diventare un ottimo distillatore: «Gioacchino mi ha trasmesso non solo i ‘trucchi del mestiere’, ma anche la passione e la sensibilità necessarie per capire di cosa l’impianto di distillazione abbia bisogno. Infatti, prima di insegnarmi a distillare, Gioacchino mi ha insegnato ad ascoltare quello che i macchinari mi chiedevano in modo da fare le modifiche necessarie per migliorarsi continuamente. Poi il mio olfatto e i miei sensi entrano a contatto con le macchine per fare un buon distillato». Passione ed incoscienza sono inoltre nel dna di Priscilla. «La passione serve per investire ogni centesimo in un sogno mentre l’incoscienza serve per prendere sulle proprie spalle a diciassette anni un impegno importante – ricorda Priscilla – il futuro di una tradizione esclusivamente tramandata per via ereditaria e riservata in genere agli uomini».
Nell’azienda Nannoni si producono anche numerosi prodotti per conto terzi, tra cui brandy, acquaviti di frutta, di miele e di birra, London gin, whisky e il 60% del fatturato deriva da esportazioni all’estero (ultimamente anche New York e Svizzera). Da poco in vendita un altro gin e il MaremmAmaro, ma in invecchiamento Priscilla conserva, pazientemente, partite di grappa anche di vent’anni, un lavoro di attese ricompensate! Le grappe Nannoni sono distribuite in Italia da Rinaldi1957. Prima del lockdown tre volte al mese Priscilla organizzava eventi culturali per unire la grappa all’arte e alla musica.
«L’augurio è che si torni presto a potere organizzare nuovi eventi per degustare i nostri distillati con rinnovata piacevolezza insieme alle bellezze proposte da vari artisti – conclude Priscilla – promuovere la cultura del buon bere per un consumo consapevole è sempre stato uno dei nostri obiettivi».
Testo di Claudio Zeni/ Foto fornite dall’Azienda Nannoni