Selvaggia e travolgente. La natura in Costa Rica ha del meraviglioso: in 51.100 kmq tesi tra Nicaragua, Panama, Mar dei Caraibi e Pacifico sono concentrati ben 26 parchi nazionali, oltre 160 aree protette, 7 vulcani attivi e magnifiche spiagge sulla costa caribica e pacifica. Qui vivono 1.000 specie di farfalle, 1.200 di orchidee (tra le quali la splendida orchidea viola che, con l’albero Guanacaste e il Yiguirro – un tipo di pettirosso – è tra i simboli del Paese); 10.000 tipi di alberi e oltre 850 di volatili. Ovunque è pura natura: dalle foreste nebulose, avvolte da bianchi vapori perenni con vegetazione “giurassica”, ai fiumi dove volano gli aironi blu e si muovono pigri gli alligatori; dai ponti sospesi sulla foresta (gli alberi arrivano anche a 70 m e uno degli sport nazionali è camminare sulla sommità delle foreste e degli alberi) dove si incontrano agili scimmie cappuccino e colorati tucani ai possenti crateri fumanti. Anche se il Costa Rica rappresenta solo lo 0,03% della massa terrestre, conserva il 5% della biodiversità del pianeta. Una ricchezza che questo pacifico stato senza esercito valorizza e tutela, dando anche incentivi ai privati che preservano i propri terreni.
Il tour “Costa Rica Ecologica” di Vuela, tour operator specializzato in America Latina, di 11 giorni/ 9 notti, accompagna nel cuore di questo mondo verde toccando San José, Tortuguero, Sarapiqui, Arenal, Monteverde e San Josè. L’itinerario si snoda tra vulcani, fiumi, riserve e foreste. Da San Josè, la capitale, attraverso il Parco Nazionale Braulio Carrillo si arriva al Parco Nazionale del Tortuguero, sull’Oceano Atlantico, creato per proteggere la tartaruga verde che ogni anno giunge qui per deporre le uova. Si visita la caratteristica cittadina omonima e si esplorano in barca i canali del parco. E’ poi la volta di Sarapiquí, antico porto fluviale immerso nella foresta pluviale, dove tra le esperienze da non perdere c’è il rafting lungo il fiume omonimo. Qui, nel verde ininterrotto della giungla tropicale è facile avvistare tucani, aironi blu, pappagalli, colibrì, con la speranza di imbattersi anche nell’immobilità serafica di qualche bradipo. Dopo altri 100 km ecco il fragore della cascata La Fortuna, l’imponenza dell’Arenal, cono perfetto che cattura le nuvole, il calore delle piscine termali, la placida navigazione sul lago artificiale tra tappeti di giacinti d’acqua, aquile pescatrici e scimmie urlatrici. Un vulcano “perfetto” l’Arenal: forma conica, 1.600 m di altezza, spettacolari bagliori lanciati nella notte e, con un po’ di fortuna, anche fiumi rossi incandescenti che scendono dai fianchi (il vulcano è attivo dal 1968). Il giorno dopo è possibile recarsi alla scoperta del paese di La Fortuna, fare kayak sul lago, un tour sul fiume Peñas Blancas o camminare fino alla fragorosa cascata di Rio Fortuna.
Un percorso sterrato tra pascoli scintillanti e si arriva a Monteverde (dai 1.200 ai 1.600 metri di altitudine), famoso per la sua grandiosa foresta nebulosa e per l’insediamento quacchero. Nel 1951, per protesta contro la guerra di Corea, una comunità quacchera di circa 30 persone lasciò gli Stati Uniti e si stabilì qui. Diede vita all’attività casearia (stupisce vedere ai tropici così tante mucche al pascolo) e si integrò con la popolazione del colorato villaggio di Sant’Elena. Si va alla scoperta di formaggi e caffè organico e del leggendario Quetzal nella foresta nebulare, con alberi alti 70 m avvolti da vapori, da esplorare sullo sky tram (una specie di ovovia) o appesi a una fune con il Canopy (il più esteso del Costa Rica).
Costa Rica Ecologica: 11 giorni/09 notti: San José, Tortuguero, Sarapiquì, Arenal, Monteverde, San Josè a partire da 1.295 euro a persona in camera doppia. Volo intercontinentale a/r da 685 euro, tasse incluse.
Info: “Vuela con noi”, tel. 02.26.80.91.17, www.vuela.it
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