Il piccolo emirato arabo grazie a petrolio, gas e alta finanza è oggi lo stato più ricco del pianeta.La compagnia di bandiera Qatar Airways per tre volte è stata giudicata la migliore al mondo. Cinque i voli quotidiani diretti verso l’Italia.
La capitale Doha, che nel 2022 ospiterà i campionati mondiali di calcio stupisce per il suo skyline di arditi grattaciel, il suo ordinato Souq, l’incantevole Corniche i negozi per lo shopping di lusso e i falchi.
All’ingresso dell’aeroporto di Venezia campeggia un grande cartellone che cattura l’attenzione per il suo messaggio forte, diretto, quasi sfrontato: Qatar Airways, la migliore compagnia del mondo. E dai medaglioni dello Skytrax riprodotti sotto, come le medaglie appuntate nella giacca di un generale, si capisce che quello ottenuto nel 2015 è il terzo premio della serie. Niente male per una compagnia aerea giovane, vanto di un paese di cui ancora molti sanno ben poco, se non fosse per le ripetute vittorie di Valentino Rossi sulla pista di Doha e per il fatto che nel 2022 il piccolo emirato del golfo, il cui territorio è grande come il Belgio e confina solo con l’Arabia Saudita e il mare, ospiterà i mondiali di calcio. Qatar Airways, che è sponsor del mitico Barcelona, squadra di calcio senza eguali al mondo, in realtà è un vettore che vuole recitare un ruolo da protagonista nel Nordest italiano. Anche per far conoscere il Qatar, paese dove riti ancestrali, come la caccia con il falco, convivono con una modernità quasi da fantascienza. Ben sintetizzata dagli avveniristici grattacieli della City di Doha, che formano uno skyline unico al mondo. In costante cambiamento, peraltro, grazie ai progetti commissionati alle migliori archistar del mondo. Bene, tutto questo, ovvero Doha stessa, 33 anni fa era poco più che un villaggio di pescatori.
Qatar Airways punta molto sul Nordest. Il volo quotidiano da Venezia è quello fra i cinque voli diretti assicurati dalla compagnia fra l’Italia e Doha (gli altri quattro partono da Milano e da Roma) che fa registrare i numeri più interessanti. A riprova dell’intensificarsi dei rapporti economici, commerciali e turistici fra i due paesi, ma anche del ruolo strategico dell’aeroporto di Doha-Hamad, hub di un fitto network di connessioni internazionali con ben 153 destinazioni nel mirino. Una intelligente politica dei prezzi ha reso Qatar Airways uno dei vettori più gettonati per raggiungere destinazioni in tutto il pianeta. La qualità dei servizi a bordo, elemento che più di altri ha fatto meritare alla compagnia tanti premi, e un rinnovato parco di aeromobili, sono alla base del successo commerciale del vettore. Info: www.qatarairways.com
Ma veniamo al Qatar. E’ lo stato più ricco al mondo, con oltre 104.000 euro di reddito medio pro capite e un Pil in costante ascesa, legato non solo al petrolio e al gas naturale di cui il paese è fra i principali esportatori al mondo (rifornisce ogni giorno con navi cisterna anche il gasificatore al largo del delta del Po), ma anche alle tante attività finanziarie di cui l’emirato è diventato crocevia. Recentemente, tanto per fare un esempio, una società del Qatar, la Mayhoola, ha acquisito la Forall (detentore dei marchi Pal Zileri, Moschino e Cerruti), azienda tessile vicentina nota per le confezioni dal taglio sartoriale. Mayhoola nel 2012 aveva acquisito anche i marchi Valentino e Missoni. Ed è solo un esempio di quanto siano ramificati gli interessi dell’emirato del Golfo (2.500.000 abitanti, di cui solo 1.500.00 “autoctoni”, in un territorio grande poco più della metà del Veneto) in un contesto commerciale internazionale che vede questa area sempre più centrale. Uno degli ombelichi del mondo.
Suggestivo arrivare a Doha di notte, sorvolando l’Iraq e il Golfo Persico disseminati di centri petroliferi, facilmente identificabili per via delle fiamme che si levano dagli impianti estrattivi. Doha appare come un miraggio. E non delude le attese, come una città da mille e una notte uscita dalla lampada di Aladino. Tutto nuovo, tutto efficiente. Larghe autostrade con segnaletica in ordine, suv di ultima generazione che rispettano quasi sempre i limiti di velocità. Doha esprime tutta la sua bellezza lungo la Corniche, il lungomare che si affaccia sulla baia, costellato di costruzioni da rivista di architettura contemporanea e reso romantico dai filari di alte palme e dai barconi da pesca (alcuni suggestivamente in disarmo) adagiati sul bagnasciuga. E’ la zona dello struscio, dove le famiglie si riversano nel tardo pomeriggio, quando il cielo assume colori pastello. Il tradizionale abbigliamento arabo, bianco per gli uomini e nero per le donne, ricorda che il lusso non ha cancellato le tradizioni. Anche la zona degli affari, la West Bay, o l’isola Perl of Qatar meritano una visita per capire come vivono i qatarini. Per chi ama lo shopping va annotato questo quartiere: Porto Arabia Boardwalk. Nella parte vecchia (per modo di dire) della città va visto il Souq Waqif, famoso per i suoi negozi di falchi. Sì, falchi vivi, addestrati per la caccia. Costano un occhio della testa. Bella l’atmosfera, seppur manca il fascino dell’antichità: tanti i locali dove poter trascorrere una piacevole sosta. Ristorantini libanesi, iraqeni, egiziani. Imperdibile la visita al Museo di Storia Islamica, che presenta come gioielli oggetti provenienti dalle varie regioni del mondo arabo. Info: www.mia.org.qa
E tutt’intorno alla città c’è il deserto, un deserto di dune bianche che scendono fino al mare, confondendosi con il suo color turchino… Da mille e una notte, appunto !
Sharq Village e Antica Pesa, relax e gusto
Per un”assaggio” di Doha basta un week lungo. Cinque comode ore di volo da Venezia e si raggiunge la capitale del Qatar. La compagnia è convenzionata con lo Sharq Village & Spa Doha, un resort di lusso che si richiama allo stile tradizionale arabo, con fiori ad ogni angolo e petali sulle fontane, lampadari di Murano e alabastri decorati. All’esterno due piscine e una spiaggia da dove si ammira lo sky line di Doha con i suoi grattacieli. Da provare il ristorante persiano Parisa e la Spa Six Senses per provare la delicatezza dei massaggi orientali. A Doha la compagnia è convenzionata anche con il Marsa Malaz Kempinski , un concentrato di lusso raffinato con 281 camere e 69 suites.Dirige il marketing un giovane italiano: Gianluca Forloni. Italiano pure il ristorante più frequentato dell’hotel: l’Antica Pesa, dove lo chef Marco Calcaterra sta conquistando i qatarini con i suoi piatti mediterranei. Info: www.anticapesadoha.com
A rotta di collo fra le dune, che brividi!
L’escursione nel deserto è un’emozione da brivido. Il Safari Inland Sea (www.gulfadventures.com) comincia con il pit stop dove le potenti fuoristrada devono sgonfiare gli pneumatici per migliorare l’aderenza dei mezzi. Sì, perché fra le dune il percorso ricorda quello delle montagne russe, con salite mozzafiato e discese a precipizio. Brivido e suggestione creano un mix indescrivibile. Il paesaggio che si ammira lungo il percorso è impreziosito dal mare. Un mare colore turchese che separa il Qatar dall’ìArabia Saudita. Al capolinea del tour, in riva al mare, ci si rifocilla in un campo tendato, con carne, pane e verdure cucinati al fuoco. E poi ci si stende un po’ ad aspettare la sera. L’escursione dura due o tre ore, lascia un ricordo indelebile del deserto. http://www.ritzcarlton.com/en/hotels/qatar/sharq-village
Testo/Renato Malaman – Foto tratte da Google immagini