E’ in atto dal 7 luglio fino al 29 ottobre 2023, un’importante mostra dedicata a uno dei maggiori interpreti della fotografia italiana del Novecento, grazie all’Amministrazione Comunale della Città di Lonato del Garda in collaborazione con la Fondazione Ugo Da Como. A ospitarla, la spettacolare cornice della Sala del Capitano nella Rocca viscontea veneta di Lonato del Garda, all’interno del complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como. Sono davvero in pochi a conoscere il grande tesoro che si cela nelle stanze della Biblioteca civica di Lonato del Garda: si tratta, infatti, di 101 fotografie di Giacomelli, appartenenti al Comune, donate dall’artista nel 1985 a termine di una rassegna ospitata nel Palazzo Municipale di Lonato del Garda, che egli stesso selezionò per quella mostra.
Per valorizzare questo rilevantissimo patrimonio artistico, mirando a diffonderne sempre più la conoscenza, l’Amministrazione di Lonato del Garda, sotto il coordinamento dell’Assessorato alla Cultura guidato da Mariangela Musci oltre a costituire un gruppo di lavoro coinvolgendo la Fondazione Ugo Da Como ha organizzato la mostra, intitolata Mario Giacomelli, una retrospettiva. La Raccolta di Lonato del Garda. Di notevole valore culturale, è curata da Filippo Maggia e si avvale anche della collaborazione dell’Archivio Mario Giacomelli.
La mostra presenta 81 delle 101 fotografie di proprietà del Comune di Lonato del Garda rappresentative di diverse fra le celebri serie che hanno reso famosa la produzione di Mario Giacomelli, come quella dei seminaristi, dei paesaggi immortalati da alta quota, di Scanno.
Scrive Filippo Maggia in catalogo: «Di questa raccolta alcune opere fungono da esempi compiuti dello stile unico che contraddistingue ancora oggi la fotografia di Giacomelli: il taglio plastico e la composizione pittorica dell’immagine “La fotomodella” del 1955; il bianco e nero abbacinante, quasi fluorescente emanato dalla celebre fotografia del bambino di Scanno, frutto di un’attesa lunga e ragionata; i giovani seminaristi ripresi dall’alto che paiono sospesi nel vuoto, su di un pavimento di cui Giacomelli ha cancellato quasi ogni traccia scolpendo il nero dei soggetti sullo sfondo bianco; il volto di una donna anziana che affiora alla base di un’immagine dove danzano figure scure, realizzata con due negativi, una fotografia inventata per rappresentare “il volto della morte”; il bambino leggermente sfocato che guarda la macchina fotografica tenendo a fuoco la ragazzina dietro di lui, obbligando così lo spettatore a passare da un piano prospettico a un altro; un volto femminile celestiale, con ombre accennate di gabbiani che lo accompagnano in un volo poetico, onirico, dalla serie su “Caroline Branson da Spoon River”; le immagini contrastate e severe della serie “Presa di coscienza sulla natura” degli anni 1976-1984, rigorose metafore del rapporto puro e primitivo che Giacomelli auspica tra uomo e natura.
Una raccolta preziosa quella del Comune di Lonato del Garda, un dono di inestimabile valore lasciato da un fotografo unico e, ancora oggi, irripetibile».
La direttrice dell’Archivio Mario Giacomelli, Katiuscia Biondi scrive in catalogo:
«Giacomelli è grande per aver creato un nuovo e straordinario linguaggio fotografico, fatto di un bianco e nero altamente contrastato, sorprendentemente forte per un’epoca in cui la fotografia si esprimeva in educati toni di grigio. Un linguaggio così inedito da far nascere interrogativi tecnici ed esistenziali, e da essere – da principio – considerato “zeppo di errori”. Ma quegli errori ben presto apparvero alla critica come conturbanti rivelazioni di “pezzi di reale” – un reale vero come mai prima, nonostante il Neorealismo di quegli anni».
La rassegna, concepita quale tappa a Lonato del Garda nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono Capitale Italiana della Cultura, ha lo scopo di far conoscere a un ampio pubblico di turisti e appassionati d’arte e storia questa incantevole località, fra le più affascinanti dell’entroterra del Lago di Garda, e il complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como, con la sua Rocca (Monumento Nazionale), l’eccezionale Casa Museo (con oltre 20 ambienti interamente arredati) e la Biblioteca storica, una delle biblioteche private più importanti in Italia.
La mostra è stata realizzata grazie a un contributo di Fondazione Cariplo.
Il catalogo edito da SKIRA è curato da Filippo Maggia.
Orari di apertura
dal 7 luglio al 29 ottobre 2023
Apertura al pubblico: dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 17
Costo del biglietto di ingresso alla Rocca:
gratuito per i residenti nel Comune di Lonato del Garda
5 euro per la sola mostra e la visita libera della Rocca
10 euro per la visita dell’intero complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como (Rocca e Casa Museo di Ugo Da Como)
Per informazioni e prenotazioni
Via Rocca, 2 – Lonato del Garda (Brescia)
Tel. 0309130060 – mail prenotazioni@fondazioneugodacomo.it – www.fondazioneugodacomo.it
Testo/Anna Maria Arnesano – Foto d’apertura/Lonato del Garda ph. Mauro Pezzotta