San Diego, la seconda città più grande della California, con una popolazione di circa 1,4 milioni di abitanti, è una gemma incastonata sull’oceano che spesso, però, è oscurata dalla fama di Los Angeles e San Francisco. Eppure, questa città offre un mix unico di storia, cultura, natura e divertimento, che la rende una destinazione ideale anche per i viaggiatori italiani che raggiungono la costa pacifica degli Stati Uniti alla ricerca di un’esperienza autentica e rilassante.
Situata sulla costa del Pacifico, San Diego gode di un mite clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e secche. Con belle spiagge, è un angolo tranquillo nella California meridionale, situato solo a pochi chilometri dal confine con il Messico, che si può raggiungere con il tram urbano. E’ una città accogliente e rilassata, ben collegata al resto del Paese e al mondo: ci sono voli diretti da tutti gli hub principali della costa est americana, ma è collegata con voli diretti delle compagnie aeree di bandiera anche dall’Europa, ad esempio dagli aeroporti di Monaco di Baviera o di Parigi spesso utilizzati dai turisti italiani. L’aeroporto di San Diego (sigla internazionale SAN) è comodamente raggiungibile in dieci minuti dal centro tramite autobus, taxi e servizi di ride-sharing, ma per chi arriva a Los Angeles è utile anche il treno che corre lungo la costa e porta nella centralissima e pittoresca stazione di Santa Fe, una curiosità in mezzo ai grattacieli di downtown con la sua architettura che ricorda le missioni spagnole del ‘700. Tra l’altro, la rete di autobus e tram della città è molto efficiente e consente di esplorarla comodamente insieme ai suoi dintorni senza la necessità di un’auto. È possibile comprare biglietti e abbonamenti giornalieri o plurigiornalieri per usufruire di sconti: tramite la ProntoCard acquistabile anche online si limita un costo massimo superconveniente, scontato inoltre del 50% per i senior. In alternativa, è possibile noleggiare un’auto o utilizzare economici servizi di ride-sharing. Facilmente raggiungibile dunque anche per i viaggiatori italiani, San Diego con la sua unicità culturale e naturale è una meta ideale per integrare un viaggio in California, ma richiede almeno due-tre pernottamenti per essere apprezzata e conosciuta almeno nelle sue caratteristiche principali.
Storia della fondazione
La storia di San Diego affonda le sue radici nell’epoca coloniale, quando gli esploratori spagnoli giunsero sulle coste californiane nel 1542, chiamando la zona San Miguel. Fu però solo nel 1769 che la città iniziò a prendere forma come insediamento stabile, con la fondazione di un presidio militare e una missione da parte dei missionari spagnoli. Questo insediamento rappresentava un punto di partenza strategico per la colonizzazione della California, e la missione contribuì a diffondere la cultura e la religione spagnola tra le popolazioni indigene della regione. Durante la guerra messicano-americana, San Diego svolse un ruolo cruciale come punto strategico nella contesa tra Stati Uniti e Messico. Al termine del conflitto, con l’annessione della California agli Stati Uniti, San Diego iniziò a crescere come importante centro portuale e militare della costa ovest. La città attrasse investimenti, si espanse e divenne uno snodo di commercio e difesa, un ruolo che ha mantenuto fino a oggi grazie alla presenza di una delle basi navali più grandi del Paese nella sua splendida baia, che è il cuore dell’identità marinaresca della città.
In crociera sulla baia
Per rendersene conto di persona non c’è modo migliore che osservare da vicino le grandi portaerei, gli incrociatori, le navi appoggio e la più grande nave ospedale del mondo, in pratica quasi tutta la flotta della marina americana degli Stati Uniti del Pacifico con una cinquantina di navi da guerra, con una doppia mini crociera di FlagshipCruises & Events che parte dal Pier centrale di San Diego: in un’ora si visita il sud della baia e in un’altra ora la parte nord, ammirando tutte le architetture della linea costiera di San Diego e dall’altra parte della baia l’isola di Coronado, tecnicamente una penisola, in quanto unita da un tombolo, una lunga e bassa striscia di sabbia, alla terraferma, oltre che da un lungo e altissimo ponte arcuato. E per chi desidera far l’esperienza di mettere piede su una portaerei, al Pier che si trova al termine della Broadway è ancorata la USS Midway, una portaerei non più operativa, convertita vent’anni fa in museo galleggiante, una delle attrazioni più visitate della città, che offre un’esperienza unica per gli appassionati di storia militare nell’esplorare la nave per scoprire la vita quotidiana a bordo di questa straordinaria testimonianza della storia navale americana.
Il Balboa Park
Nel 1915, sia San Francisco sia San Diego ospitarono importanti esposizioni internazionali per celebrare il completamento del Canale di Panama e promuovere il loro sviluppo economico della regione. A San Diego si tenne la Panama-California Exposition all’interno del Balboa Park, parco cittadino creato mezzo secolo prima. A differenza dell’evento di San Francisco, questa manifestazione che durò due anni si concentrò maggiormente sulla promozione della California del Sud come meta turistica e agricola. Tra le strutture costruite, la California Tower e il Museo di Storia Naturale sono ancora oggi presenti e rappresentano l’eredità culturale dell’evento. La grande fiera attirò oltre due milioni di visitatori mettendo in risalto l’architettura in stile coloniale spagnolo, che divenne poi un modello distintivo della città. Gli edifici dell’esposizione furono volutamente progettati in un romantico stile spagnolo-messicano detto plateresco. Promotori, architetti e pubblico si affezionarono a questa moda e oggi lo stile mediterraneo, l’architettura in stile missione e la toponomastica spagnola, tipici della città, derivano più da questo che dalla sua reale eredità di piccolo e remoto avamposto coloniale.
Con l’arrivo dell’industria aeronavale negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso l’economia di San Diego ricevette finalmente un impulso rilevante. Gli introiti stabili provenienti dalle basi della Marina e dell’esercito aiutarono San Diego a superare la crisi del ‘29. Mentre la Depressione si andava allentando, San Diego ospitò nel 1935 un secondo grande evento: la California-Pacific Exposition che arricchì ancora di costruzioni del Balboa Park che oggi, con quasi cinque chilometri quadrati, è uno dei parchi urbani più grandi e belli degli Stati Uniti, un’oasi verde nel cuore della città frequentata dai locali e dai turisti in ogni fascia di età con diciotto musei, giardini botanici, teatri e il famoso zoo di San Diego. Si può ammirare l’unità architettonica in stile plateresco degli edifici, visitare musei importanti come il San Diego Museum of Art, il Natural History Museum e il Museum of Us, un museo della storia dell’uomo e della colonizzazione. Situato a pochi isolati dagli hotel del centro di San Diego, diversificato dal punto di vista etnico, ricco di storia e di suggestioni architettoniche, culturalmente vivace con numerosi eventi nel corso dell’anno, mostre e installazioni che fanno riflettere, il Balboa Park è il luogo in cui si può vivere il passato di San Diego e scoprire il suo futuro.
Uno Zoo come nessun altro
Una quarantina di ettari del Balboa Park sono occupati dal San Diego Zoo: è un’attrazione unica, uno dei più importanti e moderni zoo al mondo e ospita numerosi habitat naturali che riproducono le condizioni degli ambienti di origine per le diverse specie, immersiva ai visitatori. Con oltre 4.000 animali e 800 specie, offre un’esperienza educativa affascinante. Questo straordinario numero di specie comprende molti esemplari rari e in via di estinzione, tra cui coala, panda giganti e numerose specie esotiche di uccelli, rettili e mammiferi. Oltre agli animali il parco è famoso per le sue innovative esposizioni “senza gabbie,” che permettono ai visitatori di osservare gli animali in ambienti il più possibile simili a quelli natura e per i programmi di conservazione e di riabilitazione degli animali che ne fanno anche un riconosciuto centro di ricerca a livello scientifico internazionale.
L’espansione moderna
Dopo l’attacco a Pearl Harbor nel 1941, il quartier generale della flotta statunitense del Pacifico fu trasferito a San Diego. La forte espansione dell’attività avvenuta in tempo di guerra trasformò la città: apparvero ampi tratti di alloggi prefabbricati; molti spazi pubblici furono trasformati in campi di addestramento, depositi e ospedali; la popolazione raddoppiò in pochi anni. Il ruolo della città durante la guerra, e la pubblicità che ne derivò, contribuì più di tutto il resto a far conoscere la città in tutti gli Stati Uniti. Dopo la guerra, la presenza della Marina e dell’esercito rappresentò un forte elemento di sviluppo, arrivando a occupare un quarto della popolazione attiva della città. L’influenza spagnola, evidente a San Diego nell’architettura coloniale e nelle missioni storiche, si fonde oggi con il moderno skyline dei grattacieli, riflettendo la stratificazione culturale che la città ha attraversato. Oggi, San Diego è un centro vivace e diverso, con un’economia basata non solo sul turismo, ma anche su settori avanzati come la tecnologia e le scienze della vita, che la rendono una delle città più dinamiche della California.
Quartieri e architettura
Se la baia di San Diego è una delle attrazioni della città per fare un giro in barca, pescare, fare windsurf o semplicemente rilassarsi sulla spiaggia, una passeggiata in centro permette di cogliere l’atmosfera e il carattere della città. Ogni quartiere di San Diego offre una storia e uno stile che meritano di essere scoperti, una varietà e una personalità ben marcata che affascinano il visitatore. Il Gaslamp Quarter era un’area malfamata e veteroindustriale in pieno centro che è stata sottoposta a una profonda trasformazione. Caratterizzato da edifici vittoriani trasformati in ristoranti, negozi e bar alla moda, oggi è il centro della vita serale e notturna con ampie aree pedonali. A poca distanza, Little Italy è un quartiere vivace, dove ogni anno si celebra la cultura italiana con festival e ristoranti tipici. North Park, invece, è il cuore bohémien della città, noto per i suoi murales, le gallerie d’arte, e i caffè. In mezzo alla Broadway, l’arteria più centrale di San Diego, The Sofia Hotel è un albergo storico con la facciata in mattoncini rossi ristrutturato in maniera accurata. Membro del National Trust Historic Hotels of America, si porta dietro una storia lunga, un secolo: la sua silhouette antica molto ben riconoscibile tra tanti grattacieli contemporanei presenta tre corpi di fabbrica riuniti sul retro e intervallati sul davanti da due profondi e stretti cortili. Dispone di 250 camere disposte su 7 piani, con prezzi molto ragionevoli.
In fondo alla Broadway, a due passi dalla stazione Santa Fe, affacciato sulla baia l’InterContinental San Diego occupa invece un’alta costruzione tutta di vetro con il lusso moderno di un arredamento costiero contemporaneo nelle camere che presentano una vista mozzafiato sull’acqua. La reception dell’albergo è al terzo piano, davanti al ristorante gastronomico Vistal, noto oltre che per la varietà dei suoi cocktail, per l’ottima cucina di pesce californiano, con una spettacolare terrazza all’aperto rivolta al tramonto, gradevole a tutte le ore del giorno anche nella stagione invernale.
Un tuffo nella Old Town
Old Town San Diego è un quartiere storico e pittoresco che permette ai visitatori di fare un tuffo nel passato e vivere l’atmosfera della California coloniale spagnola e messicana. Considerato il luogo di nascita della California moderna, Old Town preserva edifici e tradizioni che raccontano la storia della regione, risalente al periodo in cui i primi coloni spagnoli e messicani si stabilirono nella zona. Nel suo cuore si trovano alcune delle strutture più antiche della città, tra cui la Casa de Estudillo, una villa costruita nel 1827 in stile adobe, simbolo della fusione tra le tradizioni indigene, spagnole e messicane, un tipo di architettura tradizionale sviluppato durante il periodo coloniale spagnolo che si caratterizza con edifici realizzati con mattoni di un materiale fatto di argilla, sabbia e paglia essiccato al sole. Questi edifici, tipici nelle missioni e nelle prime abitazioni californiane, sono riconoscibili per le pareti spesse, i tetti a falda piatta e le facciate in tonalità calde, che si integrano perfettamente con il paesaggio desertico e mediterraneo della regione.
Ancora nella Old Town si trova la Whaley House, una casa-museo che ha la fama di una delle abitazioni più infestate di fantasmi d’America. Inoltre a breve distanza San Diego de Alcalá è la prima missione fondata in California nel 1769 e offre una visione autentica della vita e della religiosità dei primi missionari spagnoli. La zona è anche ricca di musei, come l’Old Town San Diego State Historic Park, che raccontano la vita del periodo coloniale e mostrano oggetti storici, armi e strumenti degli abitanti originari.
La cultura messicana è palpabile in ogni angolo: ristoranti e taverne servono autentici piatti della cucina messicana, come tacos e guacamole, mentre piccoli mercati e negozi offrono prodotti artigianali, dalle ceramiche dipinte a mano ai gioielli in argento. Spesso, le piazze e i cortili si animano con spettacoli di mariachi, danza folcloristica e altre performance tradizionali, creando un’atmosfera festosa che trasporta i visitatori indietro nel tempo. Non è solo un’area turistica, ma anche un luogo che celebra la ricca fusione di culture della California, un’esperienza sensoriale completa, che combina storia, cucina e spettacolo per offrire una prospettiva unica sul passato multiculturale di San Diego e sulle radici profonde della California come territorio conteso e crocevia culturale.
Info:www.sandiego.org
Testo/Leonardo Felician – Foto/Cynthia Beccari