Costituisce la località turistica più famosa della Slovenia e al tempo stesso l’emblema del turismo della giovane repubblica. L’immagine di Bled (52 km dal valico di Tarvisio, 118 da Trieste, tutta autostrada) che campeggia sui depliant risulta decisamente accattivante: le acque verdi smeraldo del suo romantico lago, con i cigni e le papere che vi sguazzano, alberi secolari a farvi da corona, la selvosa isoletta conica al centro con il suo campanile barocco, il possente castello medievale che sorveglia muto dall’alto di una rupe precipite alta 139 metri, e sullo sfondo le maggiori cime delle Alpi Giulie e delle Caravanche che vi si specchiano, fino alla lontana cima del Triglav, la montagna slovena per eccellenza. In ogni stagione Bled, situata a 500 m di quota e non lontana (50 km) dalla capitale Lubiana e dalla Carinzia austriaca, si presenta davvero bene; a cambiare sono solo le quinte. L’isoletta – la sola in tutta la nazione – attirò pellegrini da sempre, qui giunti per rendere omaggio alla Vergine Maria e implorare grazie suonando tre volte la campana. Il castello esiste fin dall’inizio del Mille, ma trovandosi un po’ defilato dalle grandi vie di comunicazione, nel 1004 venne donato assieme al relativo contado dall’imperatore germanico Enrico II e dalla consorte Cunegonda ai vescovi di Bressanone, i quali ne mantennero la giurisdizione per 800 anni, fino al subentro degli Asburgo.
Che nel lago di 144 ettari di origine glaciale, formato 14 mila anni fa in una conca morenica dal ghiacciaio del Triglav, ci fossero sorgenti di acque calde termali, ricche di magnesio, sali e calcio, le quali ne elevano la temperatura rendendo possibile la balneazione anche in stagione inoltrata, lo si sapeva fin dal medioevo. Ma per registrare una svolta nella vita sonnacchiosa di questo piccolo borgo alpestre bisogna attendere fino al 1855, quando il medico salutista svizzero Arnold Rikli comincio ad attirarvi infermi, convalescenti e villeggianti mettendo in risalto le benefiche risorse naturali del luogo: l’acqua, l’aria, la luce. Il transito nel 1906 della ferrovia Transalpina da Vienna a Trieste completò il miracolo: già all’inizio del Novecento Bled era diventata una meta turistica internazionale e il luogo preferito per le vacanze della nobiltà e della borghesia mitteleuropea, tanto che tra le due guerre fu scelta come residenza estiva dalla famiglia reale jugoslava, poi del maresciallo Tito e dei suoi ospiti stranieri.
Oggi Bled si presenta come una moderna località di villeggiatura attiva tutto l’anno, con oltre 5 mila posti letto sparsi in appartamenti privati ed in una quindicina di alberghi da 3 a 5 stelle, i migliori dotati di piscine termali, saune e palestre. L’ospite non rischia affatto di annoiarsi, in quanto vi sono strutture per la pratica di ogni tipo di sport, dal canottaggio al pattinaggio su ghiaccio, compreso equitazione, escursionismo, alpinismo, torrentismo, mountaine bike, rafting, kayak, canonnyng, parapendio, deltaplano, pesca e sci; il golf, di 18 + 9 buche, è uno dei più panoramici d’Europa. Da non perdere una visita al castello, che ospita un interessante museo sulla storia locale e dal quale si gode un suggestivo panorama, all’isola lacustre da raggiungere in pletna, caratteristica barca a remi, per ammirare i resti di una necropoli paleoslava precristiana e frammenti di affreschi gotici nella chiesa barocca della Vergine, nonchè al museo e al centro informazioni del parco nazionale del Triglav. Nelle immediate vicinanze si trovano un aerodromo sportivo e uno dei più attrezzati golf europei. D’inverno si può sciare sulle celebri piste di Kranjska Gora, del Vogel, del Kopa e del Pokljuka, d’estate fare escursioni, arrampicare o praticare sport d’acqua nel territorio del parco; raccomandabile invece in ogni stagione la romantica passeggiata di 6 km attorno al lago, tra tigli, castagni e salici piangenti. Per la serata a disposizione diversi bar, pub e un attrezzato casinò.
Non distante si trovano numerose attrattive, mete di possibili escursioni: dai canyon attrezzati lungo i torrenti Radovna e Ribscica tra cascate, forre, ponti e passerelle sospese, al selvaggio lago alpino di Bohinj, con la pregevole chiesa quattrocentesca affrescata di San Giovanni, dal singolare museo dell’apicoltura di Radovljca, una delle più belle cittadine rinascimentali della Slovenia, a quello della siderurgia e alle botteghe artigianali del ferro di Kropa, dai suggestivi resti del castello di Kamen ai fienili rustici di Studor. A Vrba si può visitare la casa natale del poeta nazionale sloveno France Presceren, che ha definito Bled “un secondo Eden, ricco di fascino e grazia”. E nelle domeniche estive a Bled ci si può anche arrivare da Gorizia a bordo di uno sbuffante treno a vapore. A disposizione dei turisti anche un ricco calendario di manifestazioni culturali, folcloristiche e sportive, a cominciare dalla regata internazionale di canottaggio di metà giugno. Info: www.bled.si, www.slovenia.info.
Testo/ Anna Maria Arnesano – foto/Giulio Badini e il Piccolo Tiglio