Il territorio del Trapanese e quello della costa occidentale siciliana in generale, sceglie la ribalta della Borsa Internazionale del Turismo, per rilanciare in modo sinergico la prossima stagione vacanziera post covid, puntando sulle sue bellezze naturali, la cultura e le tradizioni millenarie delle sue città d’arte. Per l’occasione è stata progettata e realizzata dall’agenzia Feedback di Palermo in collaborazione con Telesud di Trapani, un’area espositiva nel padiglione 3 (stand B16\B28) a Fiera Milano city (Rho), dove dal 10 al 12 aprile tredici realtà pubbliche e private del Libero consorzio comunale di Trapani e Città metropolitana di Palermo, presenteranno alla stampa specializzata, viaggiatori e operatori del settore, il loro progetto con le strategie di promozione turistica e le novità del settore.
Al progetto The Best of western Sicily, ideato anche sulla base delle esperienze già acquisite nell’edizione 2020 della Bit, hanno aderito i comuni di Marsala, Partanna, Castellammare del Golfo, San Vito Lo Capo, Erice, Pantelleria, Salemi, Alcamo, Castelvetrano, Contessa Entellina e Favignana-Isole Egadi. Con loro, Federalberghi Trapani, aderente alla principale organizzazione imprenditoriale del settore turistico-ricettivo in Italia, e Liberty Lines, la compagnia di navigazione trapanese che oltre a mettere in collegamento le principali città della costa nordoccidentale con le isole siciliane, da quest’estate effettua altre rotte a/r come Trieste-Pirano-Parenzo-Rovigno-Lussinpiccolo-Trieste e Otranto-Corfù.
Chi già la conosce, sa che la costa nord ovest della Sicilia è uno scrigno di tesori unici, ricca di rinomate località di villeggiatura che non hanno nulla da invidiare a quelle della costa orientale come Taormina. Per chi non ci fosse mai stato, quest’estate può cogliere l’occasione per conoscere un territorio tutto da scoprire, ricco di storia, cultura e bellezze naturali. Parliamo di un mare cristallino come quello del golfo di Macari, il piccolo borgo del trapanese situato alle spalle di San Vito lo Capo, reso famoso dalla serie tv ‘Makari’, andata in onda per due stagioni su Rai 1. Ma anche della Riserva naturale dello Zingaro, la Scala dei Turchi, le saline di Trapani e Marsala, i templi greci di Segesta e Selinunte: mare e monti ed arte a portata di mano, per soddisfare qualsiasi esigenza dei vacanzieri.
Di qui sono passati Greci e Romani, Cartaginesi, Arabi, Bizantini, Normanni, Svevi e Spagnoli, che hanno lasciato in questa terra dai segreti millenari, castelli come quello Grifeo di Partanna (dall’arabo Barthamnah), nella Valle del Belìce. Oggi sede del ‘Museo Regionale di Preistoria del Belìce e Centro d’interpretazione e valorizzazione territoriale’, il castello appartenne per secoli ai nobili Grifeo, fin da quando Giovanni I Grifeo, al fianco di Ruggero I di Sicilia (detto i Gran Conte Ruggero), contribuì a cacciare dall’Isola le armate musulmane. Ma Partanna è nota, tra l’altro, anche per le acque sorgive che alimentavano la colonia greca di Selinunte e per la sua cipolla rossa dolce o Cipudda Partannisa (in dialetto), che può raggiungere anche un kg di peso.
Arte, mare e cultura, ma senza mai perdere di vista una caratteristica distintiva del nostro Paese come l’enogastronomia, che in Sicilia si eleva all’ennesima potenza, con piatti legati alle diverse culture dominanti, che nei millenni hanno permesso la nascita di una cucina particolarmente ricca, diversificata e certamente tutta da scoprire. A tal proposito, durante una serata live cooking, il progetto The Best of western Sicily sarà al centro di un food happening con racconti e la presentazione di alcune delle specialità del territorio, nel ristorante del “non chef” ma oste e cuoco palermitano Filippo La Mantia, al Mercato centrale di Milano.
Il calendario delle iniziative e gli incontri allo stand B16\B28 del padiglione 3 della Bit
Ricco il programma della Borsa internazionale del turismo con le iniziative proposte per valorizzare le principali attrattive di questa area della Sicilia. Domenica 10 aprile alle 10,30 c’è un appuntamento dedicato a Salemi, comune nel cuore della Valle del Belìce, posto tra immense campagne che declinano verso il mare, colline e vigneti. Entrata di diritto nel 2016 tra i Borghi più belli d’Italia, Salemi è un punto d’incontro tra innovazione e tradizione. A seguire, alle 11,30 si parlerà di Favignana e delle Isole Egadi. Tra gli argomenti trattati, anche l’importanza della divulgazione scientifica per aumentare la consapevolezza dei danni del fenomeno non certo secondario del marine litter, l’inquinamento delle acque da rifiuti prodotti dalla nostra “civiltà” industriale. Del comune di San Vito Lo Capo se ne parlerà sempre il 10 aprile alle 12,30 con un focus sulle direttrici dello sviluppo turistico tra mare, eventi e turismo outdoor. Ma il cuore dell’incontro sarà il Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale giunto alla sua venticinquesima edizione, che dopo un anno di fermo si svolgerà a San Vito lo Capo dal 16 al 25 settembre 2022, con lo slogan ‘Love never stops’ (l’amore non si ferma mai). Sarà l’occasione per ritrovare la voglia di socialità, approfittando delle bianche spiagge e degustando le varie tipologie e varianti del cous cous, piatto unico eredità dell’occupazione araba.
Alle 14,30 l’appuntamento nello stand B16\B28 del padiglione 3 sarà dedicato a ‘Strade del tonno rosso di Sicilia’, un progetto per la valorizzazione dei territori e le attività legate alla pesca del tonno rosso. Attualmente tra le tante tonnare siciliane un tempo in attività ci sono Bonagia, Capo Granitola, Capo Passero, Castellammare del Golfo, Favignana, Formica, Portopalo, Scopello, San Vito Lo Capo e Trapani. Di ‘Marsala: cuore antico in un Mediterraneo di pace’ se ne discuterà alle 15,30. La città nota storicamente per lo sbarco dei Mille garibaldini l’11 maggio 1860 e che dà il nome al noto vino liquoroso Doc, a livello naturalistico è rinomata per la laguna delle saline di Marsala, mosaico di tasselli colorati nella Riserva naturale regionale delle Isole dello Stagnone, con l’isola di Mozia (Mothia – detta pure di San Pantaleo – nota per gli importanti resti dell’antica colonia Fenicia.
Alle 16,30 la parola andrà al Comune di Pantelleria, per l’appuntamento ‘Pantelleria, la Sicilia che non ti aspetti’. L’isola di Pantelleria è di origine vulcanica e fa parte del Libero consorzio comunale di Trapani, dalle cui coste dista 59 miglia nautiche, anche se le coste tunisine sono solo a 36 miglia. Il regolare collegamento via mare con il porto di Trapani e l’aeroporto, con voli dalle principali città italiane. All’interno del Parco nazionale dell’Isola di Pantelleria, verso nord, si trova un piccolo lago vulcanico detto lo Specchio di Venere, alimentato da acqua piovana e da tre sorgenti termali, con acqua calda da 35 a 58 °C, dove sono presenti fanghi termali ricchi di sodio, potassio e zolfo. Data la natura del territorio, le spiagge sono rocciose e sassose, con pietre levigate, ma le acque del mare sono cristalline. Però la sabbia c’è, nell’isolotto dei Conigli. Si trova nel lato sudovest di Lampedusa e la bellissima spiaggia si può raggiungere a piedi, anche se gli accessi sono stati limitati. Ma Pantelleria “fa rima” con moscato, un vino Zibibbo Doc al 100%, prodotto esclusivamente da mosto di uve fresche di Moscato d’Alessandria.
Il programma della Borsa internazionale del turismo proseguirà alle 10,30 di lunedì 11 aprile con ‘The Street of love: Alcamo, un viaggio tra Cielo e Doc’. Alcamo è uno dei comuni che si affacciano sul golfo di Castellammare. Si trova ai piedi di Monte Bonifato (825 metri s.l.m.), a 256 metri s.l.m. e il territorio è ricco di sentieri escursionistici nella Riserva naturale Bosco di Alcamo. Ma per chi ama la storia c’è molto da vedere, tra cui il Castello dei conti di Modica di epoca medievale. Sembra incredibile, ma ad Alcamo c’è anche il mare: Alcamo Marina, una lunga lingua di sabbia dorata finissima, a 10 km dal paese e circa 15 minuti d’auto.
Alle 11,30 l’appuntamento è per parlare di Erice, l’antico borgo medievale con il castello normanno sorto sulle rovine del Tempio di Venere Erycina. Raggiungibile anche con la funivia, dai suoi 751 metri s.l.m. domina Trapani e il suo mare. Il tema trattato sarà ‘Erice, dai fasti della storia a un futuro ecosostenibile: emozioni da vivere’.
Di Castelvetrano, il comune noto anche come la “Città degli Ulivi e dei Templi”, se ne parlerà alle 12,30 con ‘Selinus, la Sicilia extravergine’. La zona di Castelvetrano è nota sia per l’importante produzione di olio di oliva della varietà Nocellara del Belice, che per l’antica città greca di Selinunte (VII secolo a.C.) coi suoi templi, che per estensione è uno dei parchi archeologici più vasti d’Europa.
Quello di Castellammare del Golfo, tra capo Rama a est e San Vito lo Capo a ovest, è ritenuto uno dei borghi marini più belli d’Italia. Si presenterà al pubblico della Bit alle 14,30 con ‘Lo scruscio di Castellammare’, per raccontare dei faraglioni e della tonnara di Scopello, della Riserva naturale dello Zingaro, la baia di Guidaloca, le Terme Segestane e del suo Castello a mare o Arabo Normanno (prima edificazione X secolo), che dà il nome alla località. Alle 15,30 la compagnia di navigazione Liberty Lines tratterà di ‘Trasporti e turismo, in sinergia per i territori’.
Il 12 aprile alle 10,30 è il turno di Contessa Entellina, comune nella Valle del Belìce a 571 metri s.l.m. e appartenente alla città metropolitana di Palermo (da cui dista circa 80 km). La sua caratteristica principale è quella di essere è uno dei più antichi insediamenti albanesi d’Italia, da dove arrivarono a metà XV secolo in fuga dagli invasori Turchi Ottomani. La lingua parlata è l’albanese antico, come usi, costumi e tradizioni sono ancora quelli tramandati nel tempo, come il rito religioso bizantino. Il tema trattato dal comune di Contessa Entellina sarà, non a caso, ‘Trazzere e gusto: Contessa Entellina un’emozione da vivere’. Infatti, tra le sue colline ci sono i 302 ettari di vigneti e le cantine da dove escono i vini Donnafugata Doc.
Alle 11,30 il Comune di San Vito Lo Capo presenterà ‘San Vito Virtual’, con la partecipazione dell’autore, Francesco Ferla, architetto, designer, digital artist e fotografo siciliano. Si tratta di un progetto multimediale innovativo fruibile da remoto, imperniato sull’uso di droni e si basa su uno schema logico innovativo che riguarda l’intera virtualizzazione del territorio sanvitese con una visione a 360 gradi, passando dal generale al particolare, con viste dinamiche virtuali a 360 gradi di grado locale, urbano e paesaggistico. Nel sito – che può essere gestito anche off-line nelle fiere e nelle manifestazioni turistiche di settore – saranno a disposizione gallerie fotografiche e video dinamici a 360°, che ripresi con telecamere sport action indossate direttamente dagli atleti per tutti gli sport in programma. Si tratta di attività che potrebbero contribuire a favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici, favorendo soprattutto quelli nella stagione invernale. Ogni pagina del sito sarà immediatamente fruibile in virtual reality semplicemente indossando il casco, con tutti i visori di realtà virtuale (Oculus, Pico, Google Cardboard, Netgear, ecc.). Tutti i contenuti saranno fruibili in desktop e in tutti i sistemi smartphone e supporti digitali.
In chiusura di The Best of western Sicily, alle 12,30 a cura del comune di Partanna, si parlerà del tema ‘Partanna patrimonio culturale della Sicilia: percorsi archeologici, preistorici, antropologici, di arte moderna e contemporanea’. Prossima tappa, trolley e Sicilia!
Testo e foto/Maurizio Ceccaioni