Un progetto capace di coniugare alta tecnologia, intelligenza artificiale, salvaguardia dell’ambiente e turismo. Quarantuno ragazzi provenienti da tutto il mondo, divisi in otto gruppi di lavoro, che per 48 ore hanno collaborato per decifrare i misteri del mare, ideando progetti che raccontano il futuro. Basterebbe questa frase per descrivere The Blue Way Hackathon, atto finale dell’undicesima edizione di Tipicità in Blu. In realtà non sarebbero sufficienti solo 48 ore per comprendere storie, speranze, paure, sfide e difficoltà che hanno colorato questa grande avventura condivisa da partecipanti, tutor e da tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di questo grande evento.
Un drone capace di raccogliere le alghe che infestano fondali marini e litorali. Questo, in estrema sintesi, è Finding Algae, il progetto vincitore della prima edizione di The Blue Way Hackathon concepito da Luca Apollaro, Gloria Bozza, Dilan Durmus e Francesco Simbula. Un team eterogeneo composto da studenti provenienti dall’Università Politecnica delle Marche e dall’Università di Trieste.
Enersea, un’innovativa stazione di servizio per imbarcazioni alimentate ad energia elettrica, è invece l’idea che ha permesso ai giovanissimi studenti dell’Istituto Savoia Benincasa di Ancona di aggiudicarsi la medaglia d’argento. Una squadra costituita da Gibril Cheikh El Najjarine, Valentino Fabiani, Riccardo Giorgetti, Tiziano Plantera e Giacomo Taruschio.
Terzo posto per Tiny clean, con un progetto basato su un filtro per lavatrici domestiche ed industriali capace di evitare che le microfibre inquinanti si diffondano nella rete fognaria e quindi in mare. Un’idea progettuale che vanta una matrice internazionale, in quanto composto dagli studenti universitari: Edgar Atamba, Shreyash Dange, Samuel Shemeles Demdme, Kenfack Leo Giordan Gouadjio, Mathias Tesfaye e Makida Yitbarek Tsige. I premi, in voucher per l’acquisto di prodotti tecnologici, sono stati assegnati da una giuria composta da Dunia Romoli, direttore growth and strategy di Alperia, Gian Marco Luna, direttore di IRBIM-CNR, Franco Scolari, direttore generale del Polo Tecnologico Alto Adriatico, Domenico Ursino, docente di UNIVPM, Giorgio Moretti, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Ancona, Marco Battino, Assessore all’Università e alle politiche giovanili del Comune di Ancona.
The Blue Way Hackathon è un’iniziativa organizzata dal Polo Tecnologico Alto Adriatico nell’ambito del progetto Reginna 4.0 e I-Nest, con la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche, dell’Università di Trieste, dell’OGS-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, di IRBIM CNR e del Comune di Ancona.
By/Terre Incognite – foto fornite da Tipicità