Un viaggio nella storia, all’ombra di antichi villaggi, miniere di sale e d’argento, e di una natura maestosa. Siamo in Tirolo, una capitale antica come Innsbruck, città di imperatori e di giochi olimpici, e una regione, quella di Hall-Wattnes, ricca di suggestioni. Da quelle scintillanti dei mondi Swarovski fino al primato della Zecca di Hall che ha dato vita al tallero e di qui al dollaro. Una regione al centro del più grande polmone verde dell’Austria, il Parco Naturale del Karwendel e le Alpi di Tux. Qui in pochi minuti si può passare dal centro storico più grande dell’Austria occidentale alla natura più pura, come la Valle di Hall.
La capitale
Basta una visita all’Hofburg per cogliere il legame di Innsbruck con la storia dell’Austria, una città cara a Massimiliano I a cavallo del ‘500 e due secoli dopo alla grande Maria Teresa. Se nel cuore del centro storico il celebre Tettuccio d’oro che fa da sfondo alle foto ricordo di turisti di tutto il mondo (voluto da Massimiliano per festeggiare nel 1500 l’arrivo del nuovo secolo) è lo specchio della ricchezza di questa città, la residenza imperiale è un monumento a Maria Teresa e ai suoi 16 figli, oltre al marito. Una famiglia raccontata dalle pareti che raffigurano i grandi personaggi, da Maria Antonietta, futura moglie di re Luigi XVI in Francia, fino all’imperatore Leopoldo, da Carolina, moglie del re di Napoli, alla preferita Maria Cristina, l’unica ad avere sposato chi voleva, e poi Maria Anna, intelligente e colta, fino a Elisabetta, una delle più belle.
Non mancano, con un balzo nella storia, le stanze della mitica Sissi, amante delle terme di Merano. All’imperatrice Elisabetta sono dedicate diverse stanze, dal salotto rosso, con il tavolo della colazione con la violetta, suo fiore preferito, fino alla stanza da toeletta e allo studiolo azzurro ovale sulla torre.
Nella chiesa di corte ci sono invece il cenotafio di Massimiliano e la statua di re Artù, figura preferita dell’imperatore. Nella Hofkirche, la chiesa cara agli Asburgo, riposano tanti grandi d’Austria, fra cui Andreas Hofer, oste della Val Passiria diventato eroe del Tirolo per essersi opposto a Napoleone. A questa battaglia è dedicato un dipinto gigante a 360 gradi custodito al Das Tirol Panorama di Innsbruck col Museo dei Cacciatori dell’Imperatore.
Ma Innsbruck è anche il sogno olimpico, con i giochi invernali del ’76, ancora vivido grazie al trampolino del Bergisel sul Monte Isel che sembra accompagnare il turista in ogni angolo della città, da dove è ben visibile e illuminato anche la notte.
Hall
Un tuffo nei secoli, tra vie strette e tortuose, facciate ricamate e piazze incantevoli. Sul centro storico di Hall domina la torre della Zecca principesca, spostata qui dalla precedente sede di Merano dall’arciduca Sigismondo nel 1477. Qui con Massimiliano I circa 500 anni fa fu coniato il primo tallero e da qui il dollaro. Ma Hall deve la fortuna anche ad altre due risorse naturali: le miniere di sale e il fiume Inn, sul quale nacquero un porto e un ponte strategici.
Di tutt’altro fascino la chiesa di San Nicola con le sue reliquie e il palazzo del municipio, con le finestre colorate e il bellissimo salone utilizzato anche per i matrimoni.
La natura
Il Parco Naturale di Karwendel è una tappa obbligata del viaggio, fra animali, vie ferrate e palestre di roccia e, naturalmente, l’impegnativo tour in montagna fino alla cima del “Bettelwurf”. E a 1500 metri d’altezza si trova la Walderalm, una malga con una tradizione di 450 anni che oggi offre i tradizionali canederli tirolesi allo speck o al formaggio premiati come i più buoni del paese. Tra le altre prelibatezze culinarie, il formaggio grigio e la Wiener Schnitzel.
I mondi di cristallo
Non si può pensare a Wattens senza i Mondi di Cristallo dell’universo Swarovski. Un viaggio emozionante attraverso 18 camere delle meraviglie firmate dai più grandi artisti visitate da 5 milioni di persone dalla data della sua inaugurazione, nel ’95, ad oggi. Qui si trovano l’abito di scena di Elton John in Rocket Man, ma anche le firme di artisti famosi, da Keith Haring a Brian Eno, a Salvador Dalì. E poi un ristorante famoso, il Daniels, e un parco esterno protetto dal Gigante, in un gioco di suoni e profumi, fra nuvole di cristallo a metà strada fra il cielo e uno specchio d’acqua.
Il cibo
In Tirolo c’è l’imbarazzo della scelta. Una fermata la merita il ristorante Gasthof Goldener Löwe, che propone un’eccellente cucina tradizionale tirolese in un ambiente suggestivo, con pittoreschi soffitti a volta. Ambiente fusion e cucina internazionale, una novità nella zona, con una forte impronta italiana e messicana, al ristorante 23Reason di Wattens, dove nascono rivoluzioni culinarie con ingredienti tipici del paese. Qui si possono bere ottimi vini italiani e tequila messicana direttamente prodotta dal proprietario.
A Innsbruck Giorgio Bottacin ha aperto sei anni fa il ristorante CasoInn. Vi si possono trovare il prosciutto di Parma 24 mesi così come i carciofi di Sant’Erasmo, il tiramisù così come i veneti “bigoi in salsa”, o ancora le sarde in saor e i paccheri alla genovese. Un angolo di buona Italia con materie prime acquistate nel Belpaese: 800 chilometri andata e ritorno per fare la spesa.
www.hall-wattens.at
innsbruck.info
Testo/Monica Guzzi – Foto fornite dall’Ente del Turismo
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