Il nome non è certo dei più felici, e per giunta anche poco comprensibile, tourismA, estrema sintesi che sta per turismo archeologico. In compenso la manifestazione risulta decisamente interessante, tra le più importanti del settore a livello europeo e unica nel suo genere in Italia (forse perché dovuta ad un’iniziativa privata), in quanto ogni anno fa il punto sullo stato delle conoscenze e del scoperte archeologiche – dalla preistoria fino al Medioevo – cercando di coniugare l’aspetto scientifico con quello divulgativo e di fruizione dei beni culturali da parte del pubblico, per farne in qualche modo partecipi. Si tratta del Salone Internazionale dell’Archeologia, in programma al Palazzo dei Congressi di Firenze dal 17 al 19 febbraio 2017, organizzato per il terzo anno consecutivo dalla rivista specializzata “Archeologia Viva” dell’editore fiorentino Giunti. A disposizione un auditorium da 1.200 posti per conferenze, convegni e proiezioni, nonché ampi spazi comuni per esposizioni e 70 stand dove privati, associazioni, enti del turismo, tour operator, editori, musei, parchi archeologici e quant’altro presentano ad un pubblico specializzato – lo scorso anno 10 mila persone – le loro iniziative a carattere turistico e didattico.
Ospite d’onore di TourismA 2017 sarà l’Egitto, un paese dallo straordinario fascino per il suo immane patrimonio, ma negli ultimi anni in sensibile calo di visitatori a causa della situazione geopolitica: oltre a diversi studiosi che racconteranno le ultime scoperte avvenute nella Valle del Nilo, sarà allestita in scala 1:1 – e quindi anche visitabile all’interno da parte del pubblico – la ricostruzione della tomba di Tutankamon, il faraone bambino diventato il più famoso di tutti i regnanti egizi non tanto per meriti specifici, quanto piuttosto perché la sua tomba è l’unica ad essere giunta fino a noi praticamente integra. E da qualche tempo, a mantenere alto l’interesse, si vocifera pure dell’esistenza di una camera segreta che potrebbe ospitare addirittura le spoglie della bella regina Nefertari, la più apprezzata delle spose reali, moglie del faraone eretico Akenaton e madre di Tutankamon.
Il programma della kermesse fiorentina prevede nei tre giorni ben 87 diverse manifestazioni, alle quali se ne aggiungono altre 18 relative al XIII Incontro nazionale di Archeologia Viva, che si svolge in contemporanea e nella stessa sede. Tra le tante meritevoli di essere segnalate le indagini sul più antico popolamenti italico paleolitico, risalente ad oltre un milione di anni fa, ed un grande convegno sulla presenza in epoca medievale dei Longobardi in Italia, riunendo le principali località monumentali riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità (Brescia, Cividale del Friuli, Spoleto e Benevento), l’incredibile scoperta di un santuario megalitico in Valcamonica, espressione della civiltà preistorica camuna (primo sito Unesco italiano), le nuove acquisizioni sui sacrifici praticati dagli Etruschi in Valdichiana e Maremma, gli ultimi scavi in corso a Pompei, la battaglia di Teutoburgo raccontata da Valerio Manfredi, la Gioconda da Alberto Angela, il medioevo di Dante con Franco Cardini. E poi i molteplici resoconti dei responsabili delle missioni italiane di scavo all’estero – Marocco, Oman, Messico, Perù, Turchia, ecc. -, la proiezione dei più recenti documentari premiati alle principali rassegne nazionali e internazionali, dimostrazioni di archeologia sperimentale e di laboratori didattici.
Gli stand sono invece riservati principalmente a rappresentanti del turismo: enti locali e stranieri, musei, parchi archeologici, editoria specialistica e tour operator, come Viaggi Rallo di Mestre che da 28 anni conduce i lettori di Archeologia Viva in giro per l’Italia, l’Europa e il mondo, alla scoperta dei principali tesori del passato.
ByTerreIncognite – Foto TourismA, V. Ricciardi
Info: www.tourisma.it